6 Maggio 2025
ecco a chi spetta e i requisiti


Ecco tutte le forme del bonus condizionatori e chi può accedere al provvedimento

Con il 2025 arrivano nuove agevolazioni fiscali per chi decide di sostituire o installare un impianto di climatizzazione. Il bonus condizionatori permette di ottenere una detrazione Irpef o Ires, fino al 50% per la prima casa e al 36% per altri immobili. È valida sia per ristrutturazioni sia per la semplice sostituzione di vecchi impianti con soluzioni più efficienti. Come funziona questa misura ideata qualche anno fa e riconfermata per il 2025? Ecco tutto ciò che c’è da sapere, come riportato da FanPage.it.

Chi può richiedere il bonus

Il bonus spetta a chi installa un condizionatore per migliorare l’efficienza energetica della casa. Se l’intervento rientra nella manutenzione straordinaria, si può accedere anche al bonus mobili, con una detrazione del 50% fino a un massimo di 5mila euro. Questa soglia comprende anche i costi di trasporto e montaggio. La detrazione, valida solo con pagamenti tracciabili, viene suddivisa in 10 rate annuali. Per essere in regola, è obbligatorio utilizzare bonifici parlanti o carte di credito/debito, mentre sono esclusi contanti e assegni. Le spese devono essere documentate correttamente per poter accedere all’incentivo.

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Come si calcola la detrazione

Il bonus condizionatori si calcola su un tetto massimo di spesa di 96mila euro. La detrazione applicabile è del 50% se l’immobile è la prima casa e del 36% per gli altri casi. L’importo ottenuto si divide in dieci quote annuali. Nel 2026 e 2027, invece, le aliquote saranno ridotte: scenderanno al 30% per le seconde case e resteranno al 36% per le abitazioni principali. Per ottenere la detrazione è necessario effettuare un bonifico parlante che riporti: causale del versamento, codice fiscale del beneficiario e i dati del fornitore o installatore.

Le alternative: come funziona il Conto Termico e a chi spetta l’Ecobonus

Oltre alla detrazione classica chi vuole installare un condizionatore può richiedere il Conto Termico. È un incentivo diretto, gestito dal GSE, che prevede contributi fino a 5mila euro erogati entro 60 giorni. Possono accedere PA, cittadini e imprese, a patto che rispettino determinati contratti di servizio. L’Ecobonus, invece, si applica solo per la sostituzione di vecchi impianti con pompe di calore ad alta efficienza. Non è valido per nuove installazioni. Anche qui le percentuali sono del 50% per la prima casa e del 36% per le altre, con riduzioni già previste per il biennio successivo.





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