8 Maggio 2025
PNRR: le micro e piccole imprese non restino indietro, l’allarme di Confartigianato Latina


“La sfida del PNRR è troppo importante per essere persa dalle micro e piccole imprese del nostro territorio”. A dichiararlo è Letizia Bongiorno, Presidente di Confartigianato Imprese Latina, che interviene sull’urgenza di garantire un accesso equo e realmente praticabile ai fondi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Troppo spesso – prosegue Bongiorno – assistiamo a bandi poco accessibili per le PMI artigiane: barriere burocratiche, difficoltà tecniche, scarsa informazione e tempistiche incompatibili con la realtà quotidiana di chi lavora e produce. La conseguenza è che molte risorse rischiano di rimanere inutilizzate o concentrate solo su grandi realtà”.

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I picchi di spesa relativi al Pnrr non sono ancora pervenuti. Fatta eccezione per digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura-turismo, il grosso dei fondi assegnati all’Italia (135,8 miliardi di euro su un 194,4 miliardi di risorse totali a disposizione) dovranno essere spesi tra il 2025 e il 2026. Ipotizzando di realizzare tutte le spese conteggiate nel 2024 e ancora non contabilizzate, nel biennio 2025-2026 rimangono da spendere 108 miliardi. E questa resta la grande incognita, tant’è che è probabile che a dicembre 2026 non si riuscirà a utilizzare tutte le risorse pianificate. La previsione del centro studi di Confindustria è in parte allarmistica come realistica, che ha incrociato lo stato di avanzamento del Pnrr analizzando i documenti pubblici, i dati di ItaliaDomani e della piattaforma Regis.

Confartigianato Latina propone la creazione di un Hub di accompagnamento territoriale, un punto di riferimento concreto per supportare le imprese nella digitalizzazione, nella transizione green e nella formazione del capitale umano.

Infatti, restano ancora da spendere 135,8 miliardi. Tra i grandi interventi previsti fino al 2026 saranno disponibili oltre 6 miliardi per la digitalizzazione, l’innovazione e la cultura; alla rivoluzione verde e transizione ecologica saranno destinati 24 miliardi circa, altri 15 miliardi finanzieranno le infrastrutture per una mobilità sostenibile.

“Dobbiamo trasformare il PNRR da occasione teorica a leva concreta di crescita per il nostro tessuto produttivo, fatto di artigiani, commercianti, professionisti e PMI che da sempre sono il cuore pulsante dell’economia locale.”

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L’associazione rinnova la disponibilità a collaborare con enti locali, Regione e istituzioni nazionali per costruire un sistema di accesso più inclusivo, semplice e orientato ai risultati.



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