
Come funziona la revoca degli incentivi fiscali alle imprese e quando scatta secondo il Codice 2025? Il governo ha approvato la revisione del Codice degli Incentivi 2025 con l’obiettivo di riordinare il piano degli incentivi statali, rafforzando il coordinamento tra amministrazioni centrali ed enti locali, e semplificare le procedure e la relativa strumentazione tecnica. Vediamo nel dettaglio cosa cambia per gli incentivi alle imprese.
- Quando scatta la revoca degli incentivi fiscali alle imprese per irregolarità contributive
- Revoca degli incentivi per delocalizzazione e riduzione del personale
Quando scatta la revoca degli incentivi fiscali alle imprese per irregolarità contributive
Stando a quanto stabilito dal Codice degli Incentivi 2025, scatta la revoca immediata degli incentivi per tutte le imprese che hanno usufruito delle agevolazioni ma per cui sono state registrate innanzitutto irregolarità contributive.
Possono essere revocati tutte le agevolazioni previste, da quelle per esempio per le assunzioni, agli sgravi contributivi, ai crediti d’imposta, ai premi economici diretti, ai bonus fiscali in generale.
Quando le imprese richiedono gli incentivi, scattano, infatti, dei controlli preventivi per accertamento della regolarità delle stesse e così, per i contributi previdenziali, al momento della presentazione della domanda viene richiesto il documento unico di regolarità contributiva (Durc).
In mancanza di questo documento, non si può andare avanti con la richiesta. Se il documento è presente e tutto risulta regolare non significa che tutto si conclude.
I controlli proseguono, infatti, anche dopo l’erogazione degli incentivi, che possono essere immediatamente revocati, con successiva azione di recupero, nei casi di mancato versamento delle somme dovute.
Revoca degli incentivi per delocalizzazione e riduzione del personale
Gli incentivi fiscali alle imprese possono essere revocati anche nei casi di delocalizzazione e riduzione del personale.
Nel primo caso, le imprese beneficiarie decadono dalle agevolazioni se gli incentivi erano diretti ad una zona specifica del territorio nazionale e l’operazione di delocalizzazione avviene in favore di un’altra unità produttiva situata in ambito nazionale, della Ue o degli Stati aderenti allo Spazio economico europeo e prima di cinque anni dal completamento dell’investimento.
La revoca comporta l’obbligo di restituzione degli incentivi già ricevuti e maggiorati degli interessi legali.
Nel caso di riduzione del personale, poi, per le imprese che occupano più di 250 dipendenti dagli incentivi scatta anche in caso di chiusura di unità produttive e contestuale riduzione dell’occupazione superiore al 40% e anche in questo caso si devono restituire tutti gli incentivi già percepiti e fino ai dieci anni precedenti.
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