
Il 15 maggio 2025, la Commissione Europea ha presentato il terzo pacchetto Omnibus, un insieme di misure pensate per semplificare la Politica Agricola Comune (PAC) e ridurre la burocrazia nel settore agroalimentare. Secondo le stime della Commissione, queste novità potrebbero portare a un risparmio annuo di 1,58 miliardi di euro per gli agricoltori e di 210 milioni per le amministrazioni nazionali, grazie a pagamenti più flessibili, una riduzione dei vincoli normativi e una gestione delle crisi più efficace.
Il terzo pacchetto Omnibus fa parte di una strategia più ampia per rafforzare la competitività dell’agricoltura europea, avviata dalla Commissione lo scorso febbraio. Dopo i primi due pacchetti, che hanno semplificato le norme sulla rendicontazione di sostenibilità, questo intervento si concentra sulla flessibilità operativa e sulla trasparenza della filiera agroalimentare. Tra le novità, una maggiore trasparenza sui prezzi e sulla distribuzione del valore lungo la catena produttiva, per garantire agli agricoltori un prezzo più equo e prevedibile.
Gli Stati membri potranno modificare i propri piani strategici nazionali con maggiore rapidità, senza dover attendere l’approvazione della Commissione per variazioni non strategiche. Questo consentirà di adattare le politiche agricole locali a condizioni economiche e climatiche mutevoli, riducendo i tempi di risposta alle emergenze.
Una delle misure chiave è l’aumento del tetto del pagamento forfettario annuale per i piccoli agricoltori, che passa da 1.250 a 2.500 euro. Inoltre, i piccoli produttori saranno esentati da alcune norme ambientali e potranno accedere a pagamenti per pratiche ecocompatibili attraverso i regimi ecologici, semplificando così l’accesso al capitale e incentivando l’adozione di tecniche agricole sostenibili.
Il pacchetto conferma l’importanza della sostenibilità, con incentivi specifici per chi adotta pratiche di tutela delle torbiere e delle zone umide (Bcaa2). Tuttavia, per prati permanenti (Bcaa1) e protezione delle acque (Bcaa4) non sono previsti cambiamenti rilevanti, almeno per ora.
La Commissione propone anche di rafforzare i meccanismi di gestione delle crisi, consentendo agli Stati membri di destinare fino al 3% dei fondi PAC per riserve in caso di crisi nazionale, come calamità naturali o disastri climatici. Questa misura mira a rendere il settore agricolo più resiliente e pronto a rispondere alle emergenze.
Per ridurre ulteriormente la burocrazia, saranno introdotti controlli digitalizzati basati su tecnologia satellitare, riducendo a una sola verifica annuale per azienda e semplificando notevolmente le procedure amministrative.
La proposta Omnibus rappresenta un passo verso la futura PAC post-2027, che dovrà continuare a bilanciare semplificazione normativa e sostenibilità ambientale. L’obiettivo è creare un sistema più competitivo e digitale, capace di garantire redditività agli agricoltori e sicurezza alimentare ai consumatori europei.
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