
Il Molise è al quart’ultimo posto tra le regioni europee (207 su 210) per l’indice della qualità istituzionale della Pubblica amministrazione. È quanto emerge dal report della Cgia di Mestre su dati dell’indagine condotta nel 2024 dall’Università di Goteborg.
«A fronte di punte di eccellenza della nostra Pa – osserva la Cgia – purtroppo la macchina dello Stato nel suo complesso funziona mediamente con difficoltà, soprattutto in molte regioni del Mezzogiorno, dove l’inefficienza costituisce un tratto caratteristico di queste realtà pubbliche».
Norme complesse, e spesso l’impossibilità pratica di applicarle, rappresentano dunque «un fardello insopportabile che “schiaccia” soprattutto le microimprese costrette a destreggiarsi tra moduli da compilare, documenti da produrre, timbri da apporre e file interminabili agli sportelli pubblici solo per ottenere una semplice informazione. Senza contare che i tempi medi per il rilascio di permessi e autorizzazioni da parte della nostra Pubblica amministrazione restano tra i più elevati d’Europa».
Secondo una recente indagine condotta dalla Banca Europea degli Investimenti, il 90% delle imprese italiane ha dichiarato di avere del personale impiegato per adempiere agli obblighi normativi. Tra i paesi big dell’Unione, nessun altro ha registrato un risultato peggiore. Se in
Francia il dato si è attestato all’87%, in Germania è sceso all’84 e in Spagna all’82. La media Ue, invece, si è stabilizzata all’86%. La cosa più preoccupante che emerge da questa indagine è riconducibile al fatto che in Italia il 24% degli imprenditori intervistati ha dichiarato di impiegare oltre il 10% del proprio personale per espletare tutte le formalità richieste dalla legge, dato che scende al 14% sia in Francia sia in Spagna e all’11% in Germania. La media Ue, invece, è pari al 17.
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