21 Maggio 2025
Commissione Ue: “Un mercato unico più semplice per far scegliere l’Europa alle imprese” – Economia e Finanza


(Teleborsa) – Creare un mercato interno europeo più semplice, solido e senza soluzione di continuità. È questo l’obiettivo della nuova strategia per il mercato unico presentata dalla Commissione europea. “La strategia – spiega la Commissione Ue in una nota – definisce azioni coraggiose per ridurre gli ostacoli esistenti che frenano gli scambi e gli investimenti all’interno dell’UE, aiuta le PMI a gestire e ampliare le loro attività e allevia le imprese promuovendo la digitalizzazione. La strategia invita gli Stati membri a fare la loro parte per rendere il mercato dell’UE la scelta migliore per le imprese, i lavoratori e i consumatori”.

Dalla sua creazione più di 30 anni fa, il mercato unico è stato un potente catalizzatore per la crescita, la prosperità e la solidarietà dell’Europa. Con 26 milioni di imprese e 450 milioni di consumatori, l’Europa è oggi il secondo più grande mercato globale, con un PIL di 18 trilioni di euro, pari al 18% dell’economia globale. Nel mondo di oggi, caratterizzato dalla volatilità economica e dalle tensioni commerciali, il mercato dell’Ue – sottolinea la Commissione – è il primo motore della nostra competitività. Il mercato dell’UE ha aumentato il PIL dell’UE di almeno il 3-4% e ha creato 3,6 milioni di posti di lavoro dalla sua creazione. L’ulteriore completamento del mercato unico raddoppierebbe i vantaggi già conseguiti.

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La nuova strategia per il mercato unico risponde direttamente a una richiesta del Consiglio europeo, che nell’aprile 2024 ha invitato la Commissione a sviluppare una strategia orizzontale per il mercato unico entro giugno 2025. I ministri responsabili della competitività hanno ribadito l’invito, chiedendo alla Commissione di presentare una tabella di marcia dettagliata delle azioni con un calendario chiaro. Tali richieste hanno fatto eco a conclusioni analoghe delle relazioni di Enrico Letta e Mario Draghi del 2024, nonché alla relazione annuale della Commissione sul mercato unico e la competitività per il 2025, in cui si sottolineava che la creazione di un mercato unico realmente integrato è fondamentale per la competitività e la resilienza dell’Europa.

La strategia per il mercato unico si concentra su diverse priorità:
eliminazione delle barriere; portare nuovo dinamismo nel settore dei servizi in Europa; sostenere lo sviluppo e la crescita delle PMI; semplificare le norme esistenti e fare della digitalizzazione la norma; migliorare la titolarità congiunta del mercato unico.

Eliminazione delle barriere – Pur riconoscendo la necessità di lavorare per eliminare tutti gli ostacoli, la strategia si concentra sull’eliminazione dei 10 ostacoli più dannosi segnalati dalle imprese, i “dieciterribili”: stabilimento e operazioni commerciali complicate; norme complesse dell’UE; mancanza di titolarità da parte degli Stati membri; riconoscimento limitato delle qualifiche professionali; mancanza di norme comuni; norme frammentate sull’imballaggio; mancanza di conformità dei prodotti; regolamentazione nazionale dei servizi restrittiva e divergente; norme onerose per il distacco dei lavoratori nei settori a basso rischio; vincoli territoriali di approvvigionamento ingiustificati che causano prezzi elevati per i consumatori. Questi sono gli ostacoli che più ostacolano la libera circolazione di beni e servizi e rendono difficile per le imprese e i cittadini sfruttare appieno il mercato unico europeo. Essi sono stati individuati sulla base di ampie consultazioni delle parti interessate. La loro eliminazione migliorerà la libera circolazione di prodotti sicuri, la prestazione transfrontaliera di servizi e la semplificazione dello stabilimento e del funzionamento delle imprese in tutta l’UE.

Portare nuovo dinamismo nel settore dei servizi in Europa – I servizi costituiscono la maggior parte dell’economia europea, ma il loro commercio transfrontaliero è stagnante. La strategia si concentra su specifici settori dei servizi e propone di: presentare una legge sui servizi di costruzione e una nuova legge dell’UE sulle consegne per modernizzare le norme sia nel settore edile che in quello postale e dei pacchi; facilitare i servizi connessi all’industria, quali gli impianti, i servizi di manutenzione e riparazione; sostenere gli Stati membri nel liberare i servizi alle imprese regolamentati da una regolamentazione non necessaria. Tutte queste azioni integreranno le iniziative in corso nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni, dei trasporti e dei servizi finanziari.

Sostenere lo sviluppo e la crescita delle PMI – Per aiutare le PMI a sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mercato unico, la Commissione introduce una nuova definizione di piccole imprese a media capitalizzazione (PMI), estendendo alcuni dei vantaggi offerti alle PMI a tali PMI. La strategia propone uno “SME ID”, uno strumento online per offrire un modo semplice di verificare lo status di PMI. Inoltre, la rete di rappresentanti per le PMI promuoverà misure volte a sostenere e agevolare l’attività delle PMI nel commercio transfrontaliero. Queste nuove iniziative sono pubblicate insieme all’ultima relazione annuale sulle PMI europee, che evidenzia la crescita prevista del valore aggiunto e dell’occupazione delle PMI.

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Semplificare le norme esistenti e fare della digitalizzazione la norma – Nell’ambito dell’impegno della Commissione a ridurre gli oneri normativi e amministrativi per le imprese, la Commissione pubblica oggi anche un quarto pacchetto omnibus di semplificazione per le imprese. Le misure hanno ridotto di 400 milioni di euro i costi amministrativi annui per le imprese. Le imprese potranno, tra l’altro, presentare documenti in formato digitale per conformarsi agli obblighi previsti da determinate normative armonizzate dell’UE sui prodotti e fornire istruzioni sui prodotti in formato digitale anziché cartaceo.

Migliorare la titolarità congiunta del mercato unico – Per rendere più tangibili i benefici del mercato unico, è importante aumentarne la titolarità politica congiunta con gli Stati membri. A tal fine, gli Stati membri dovrebbero nominare un rappresentante di alto livello per il mercato unico (“Sherpa”) incaricato di vigilare sull’applicazione delle norme del mercato unico dell’UE. Gli Stati membri sono inoltre incoraggiati a prevenire gli ostacoli al mercato unico valutando la proporzionalità dei loro progetti di misure nazionali.



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