
Orsini: «Dazi, l’Europa cambi passo o rischia di essere stritolata»
Il titolo del Festival dell’Economia di Trento, “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio”, “è quanto mai azzeccato. Io sono un europeista convinto, ma l’Europa deve cambiare perché se non cambia passo, in un momento in cui ci si trova in un conflitto economico, l’Europa rischia di essere stritolata”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervistato in chiusura del Festival dell’Economia di Trento, organizzato dal Gruppo 24 Ore insieme a Trentino Marketing per conto della Provincia Autonoma di Trento e con il contributo del Comune di Trento e dell’Università di Trento. “In un contesto in cui tutti si muovono rapidamente, dobbiamo cambiare più passo, essere più rapidi nel prendere decisioni. L’ultima Commissione ha preso atto degli errori fatti in passato, in particolare il non mettere al centro l’industia, cosa che crea una forte difficoltà competitiva”, ha detto Orsini, spiegando che “se non si cambia passo si rischia di perdere imprese centrali per il Paese”.
L’Ue ha preso atto «degli errori fatti» ma ancora non ha trovato la «cura», che serve in maniera urgente, ha detto il presidente di Confindustria, intervistato dal direttore del Sole 24 ore Fabio Tamburini, in chiusura del Festival dell’economia di Trento. «Ci sono alcuni documenti che stanno uscendo dove si prende atto del fatto che alcuni errori sono stati fatti. C’è la presa d’atto ma la verità è che a noi serve la cura velocissimamente e che purtroppo oggi l’Europa nel costruire le risposte per l’industria non è così veloce», ha detto Orsini, sottolineando che ci sono settori «come la siderurgia, come il vetro, come la carta che sono penalizzati dalla norma nel confronto con altri paesi», mentre «io credo che la tecnologia non la puoi cambiare con l’imposizione di una norma. Le tecnologie si cambiano perché sono più fruibili e perché comunque le tecnologie hanno sostituito quelle precedenti». Quindi, ha continuato Orsini, «o cambiamo passo su alcune tipologie di atteggiamenti oppure rischiamo di deindustrializzare l’Europa, ma quando si intende di deindustrializzare l’Europa abbiamo un tema perché parliamo di persone che vengono a lavorare, del Pil, di mantenere il nostro stato sociale e a noi quello che preme è ovviamente anche mantenere il lavoro perché è quello che è fondamentale per noi».
Si è conclusa la XX edizione del Festival dell’economia di Trento
Si è conclusa oggi pomeriggio, dopo quattro intensi giorni di eventi, la XX edizione del Festival dell’Economia di Trento, organizzato dal Gruppo 24 ORE e da Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma di Trento, con il contributo del Comune e dell’Università di Trento.
È stata un’edizione speciale, che ha voluto celebrare i 20 anni di vita del Festival e i 160 anni del Sole 24 Ore. Una straordinaria occasione di riflessione e confronto sul tema: “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio”. Sono stati oltre 300 gli appuntamenti che hanno animato le iniziative del Festival, del Fuori Festival, dell’Economie dei Territori e degli Incontri con l’Autore. 650 gli ospiti nazionali e internazionali, tra questi 100 dal mondo accademico nazionale ed internazionale, 45 economisti, 6 Premi Nobel, 66 rappresentanti delle istituzioni, 17 Ministri del Governo e 61 esponenti della business community economica e finanziaria. Un tema di stringente attualità, scelto dall’Advisory Board della manifestazione, presieduto dal direttore del Sole 24 Ore e presidente del Comitato Scientifico Fabio Tamburini e composto da Elena Beccalli, Marco Fortis, Paolo Magri, Emma Marcegaglia, Giulio Sapelli, Giulio Tremonti. Un palinsesto di grande spessore che ha attirato l’interesse di 52 Business Partner e 7 Media Partner (Il Sole 24 Ore, Radio 24, Radiocor, De Telegraaf, ElEconomista.es, Financial Times, Sky Tg24). 368 i giornalisti accreditati.
Colaiacovo: Gruppo 24 Ore crede molto in questa manifestazione
«Il Sole 24 Ore crede molto in questo Festival, tanto che ha deciso di festeggiare qui i suoi 160 anni». Lo ha detto
Maria Carmela Colaiacovo, presidente del Gruppo 24 Ore, in chiusura del Festival dell’economia di Trento, organizzato dal Gruppo 24 Ore insieme a Trentino Marketing, sottolineando il lavoro fatto dalla «grande macchina organizzativa». La presidente ha ringraziato «in modo particolare il direttore Tamburini e Federico Silvestri (Ad del gruppo)», sottolineando che è stata data «dimostrazione» della capacità «di poter organizzare una manifestazione corale», aggiungendo che «il successo si ha soltanto quando si lavora così». Inoltre, Colaiacovo ha indicato che va ricordato «il grande contributo che questo Festival ha dato e darà e sta dando all’educazione economica e finanziaria di questo Paese, perché è veramente un contributo molto importante che non va sottovalutato: trovare tanti giovani, tante persone che possono in maniera molto leggera venire, fare domande, approcciare, avere stimoli, crescere e questo è veramente la parte più importante del Festival».
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