
A partire dal 1° giugno 2025 entrerà ufficialmente in vigore una nuova misura di sostegno economico a favore degli anziani non autosufficienti. Si tratta di un contributo mensile erogato dall’INPS, previsto dal Decreto Anziani, e destinato a una platea limitata di beneficiari. L’obiettivo della misura è quello di offrire un aiuto concreto a famiglie e individui che si trovano ad affrontare situazioni di particolare fragilità, soprattutto in ambito assistenziale.
Questa iniziativa rappresenta un’importante risposta a un’esigenza reale e crescente nel panorama sociale italiano, in particolare per quanto riguarda l’assistenza domiciliare.
Che cos’è la Prestazione Universale INPS
La Prestazione Universale è un contributo mensile pari a 850 euro, che si aggiunge all’indennità di accompagnamento, portando l’importo complessivo che il beneficiario può ricevere fino a 1.381,76 euro mensili.
Tuttavia, è fondamentale chiarire che questo sostegno non sarà concesso automaticamente a tutti gli anziani, ma solo a coloro che rispettano requisiti molto specifici. La misura, infatti, è sperimentale e sarà attivata solo per il biennio 2025-2026, con un tetto massimo di 25.000 beneficiari su tutto il territorio nazionale.
Requisiti per accedere al contributo
Affinché un soggetto possa beneficiare della nuova prestazione economica, è necessario soddisfare tutti i seguenti requisiti:
Avere un’età pari o superiore a 80 anni;
Essere titolari dell’indennità di accompagnamento;
Disporre di un ISEE inferiore a 6.000 euro annui;
Essere in condizioni di bisogno assistenziale gravissimo, secondo le valutazioni mediche previste dalla normativa.
In base a questi criteri, il contributo sarà destinato esclusivamente a individui con elevato bisogno di assistenza e in situazioni economiche precarie.
Modalità di utilizzo del contributo
È importante sottolineare che il contributo non potrà essere impiegato liberamente. Al contrario, potrà essere utilizzato esclusivamente per sostenere spese relative all’assistenza regolare, tra cui:
Retribuzione di lavoratori domestici assunti in regola (come badanti);
Acquisto di servizi qualificati di cura erogati da imprese o professionisti accreditati.
Questo vincolo è stato introdotto per incentivare l’emersione del lavoro regolare nel settore dell’assistenza domiciliare e garantire qualità e sicurezza nei servizi resi agli anziani.
Come presentare la domanda
Le domande per accedere alla Prestazione Universale dovranno essere presentate esclusivamente online, tramite il portale ufficiale dell’INPS. Sarà necessario accedere con credenziali SPID, CIE o CNS, nella sezione dedicata alla misura.
Poiché il numero di beneficiari è limitato, è consigliabile iniziare la procedura quanto prima, per evitare l’esclusione in caso di esaurimento dei fondi disponibili.
Controlli e rischio di revoca
L’INPS effettuerà verifiche puntuali per accertare la veridicità delle informazioni fornite. In caso di irregolarità, il contributo potrà essere revocato immediatamente, e il beneficiario potrebbe essere soggetto a ulteriori sanzioni amministrative o penali.
Pertanto, è fondamentale rispettare pienamente i criteri richiesti e documentare in modo accurato le spese effettuate con il contributo.
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