28 Maggio 2025
L’Europa rilancia sull’high tech: un fondo per vincere la sfida


La Commissione europea ha in programma di utilizzare fondi dell’UE per acquisire partecipazioni in imprese tecnologiche ad alto potenziale, attive in ambiti strategici come l’intelligenza artificiale e la tecnologia quantistica, con l’obiettivo di sostenere la loro espansione e contrastare il predominio di attori globali, in particolare degli Stati Uniti.
Secondo una bozza di strategia in fase di finalizzazione, la Commissione istituirà nel corso del prossimo anno un nuovo Fondo Scaleup Europe, che sarà gestito da operatori privati e cofinanziato da investitori istituzionali. Il piano, la cui pubblicazione ufficiale è attesa per mercoledì, nasce in risposta alle crescenti preoccupazioni legate alla dipendenza tecnologica dell’Europa da potenze extra-UE.
L’iniziativa mira a colmare l’attuale carenza di finanziamenti disponibili per le imprese europee che sviluppano tecnologie ad alto rischio e a forte intensità di capitale, per le quali sono spesso necessari investimenti superiori ai 100 milioni di euro. La Commissione sottolinea che questa mancanza di capitali rappresenta un rischio concreto per l’UE, potenzialmente traducendosi nella perdita di tecnologie e imprese critiche per la sicurezza e la competitività dell’Unione.
“È necessaria una piattaforma europea di investimento con massa critica, operante secondo criteri di mercato, in grado di colmare questo divario e rafforzare la sovranità tecnologica ed economica dell’UE”, si legge nella bozza.
Il fondo proposto consentirebbe alla Commissione e ai partner privati di effettuare investimenti diretti in aziende attive in settori strategici, tra cui intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche, clean tech, semiconduttori, materiali avanzati e biotecnologie. Attualmente, il Consiglio europeo per l’innovazione (EIC) sostiene imprese emergenti con strumenti simili, ma si concentra su realtà molto più piccole e in fase iniziale.
Parallelamente, la Commissione intende semplificare le procedure per la costituzione di nuove imprese. L’obiettivo dichiarato è permettere alle startup di avviare l’attività in tempi significativamente ridotti, idealmente entro 48 ore. A tal fine, l’esecutivo UE introdurrà nel primo trimestre del prossimo anno un nuovo quadro normativo unificato, basato su soluzioni digitali di default, per facilitare la creazione e lo sviluppo delle imprese innovative.
Le startup tecnologiche europee hanno più volte espresso frustrazione per le lunghe e complesse procedure di avvio, che spesso devono essere ripetute nei diversi Stati membri in fase di espansione. Il nuovo modello operativo si ispira a pratiche già adottate in contesti favorevoli all’impresa, come lo Stato del Delaware negli Stati Uniti, noto per la rapidità e semplicità nei processi di costituzione societaria.



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