28 Maggio 2025
Testo unico sull’imposta di registro: cosa cambia


In arrivo ulteriori novità a tema fiscale, che coinvolgeranno contribuenti e imprese. Il testo unico sull’imposta di registro è in Cdm, per cui si attende l’approvazione definitiva in questi giorni. Questo è solamente il quinto di 9 testi unici con cui si intende regolamentare il sistema fiscale italiano.

Nel concreto con questo testo verrà riorganizzato per intero il regolamento intorno all’imposta di registro, il tributo che i contribuenti pagano per registrare gli atti giuridici ufficiali come contratti di affitto o di compravendita immobiliare. La legge delega per la riforma fiscale ha previsto alcune novità intorno all’imposta di registro, come la possibilità di autoliquidazione.

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Testo unico sull’imposta di registro: la novità

Il testo unico altro non è che un regolamento completo che organizzerà al meglio le diverse disposizioni di legge presenti intorno a questa tassa, così come accaduto in precedenza con le normative sulle sanzioni tributarie, che ha anche portato ad un aggiornamento degli importi delle stesse. La redazione di tutti i testi unici avverrà entro il 31 dicembre 2025, in linea con le disposizioni di delega fiscale.

Ora è il momento del testo unico sull’imposta di registro, che conterrà tra le novità la possibilità di autoliquidare la tassa, così come disposto dal Dlgs n. 139/2024. Al momento si attende quindi che il Consiglio dei Ministri dia l’ok definitivo al nuovo testo, con la riorganizzazione dell’imposta.

Questo regolamento andrà ad impattare sull’imposta in tutti quei casi in cui questa viene pagata: ad esempio al momento della stipula di un nuovo contratto di affitto, oppure al momento dell’acquisto di un immobile, per cui sono presenti anche alcune agevolazioni sulla prima casa. Ma si applica anche in caso di documenti pubblici ufficiali.

Cosa cambia con il nuovo testo unico

Sostanzialmente le normative verranno unificate e riorganizzate, ma nulla dovrebbe cambiare riguardo il funzionamento stesso e gli ambiti in cui si applica l’imposta. A meno che non vengano stabiliti interventi specifici nel frattempo, l’imposta di registro rimarrà la stessa.

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Di fatto la novità più importante del 2025 intorno a questa tassa riguarda l’autoliquidazione, per cui il contribuente potrà procedere in autonomia al pagamento della tassa quando questa sussiste. Inoltre va ricordato che l’imposta si distingue tra principale, suppletiva e complementare:

  • imposta principale: si applica alla registrazione dell’atto o in caso di correzione di errori di autoliquidazione;
  • imposta suppletiva: si applica per correggere errori e mancanze dell’ufficio;
  • imposta complementare: si applica in tutti gli altri casi.

Si attende la pubblicazione ufficiale del testo unico nei prossimi giorni.



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