29 Maggio 2025
Urso: “Per le imprese colpite dai dazi 25 miliardi dal Pnrr”. Ma il governo si divide sulla risposta agli Usa


Il ministro delle Imprese anticipa la volontà di usare parte dei fondi europei per far fronte alla guerra commerciale. Tensioni Tajani-Salvini sulla strategia negoziale tra Usa e Ue

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Sui dazi “il rischio di un’escalation esiste” e “va assolutamente scongiurato: ci vogliono cautela, responsabilità, unità di intenti. Abbiamo già previsto la riprogrammazione dei fondi Pnrr e di Coesione e stiamo indirizzando in tal senso anche le risorse del Fondo sociale per il clima. Pensiamo di giungere a 25 miliardi in più per le imprese. Quando poi avremo contezza di quali saranno effettivamente i dazi nei singoli settori, potremo sviluppare un’azione compensativa mirata e quindi efficace“. Lo ha detto, intervistato da Repubblica, il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso. Che mette sul tavolo un’ipotesi che circolava da tempo da parte dell’esecutivo. Il ministro nel corso del colloquio ha ricordato come la competenza sia della Commissione europea, che ieri ha strappato dal presidente Trump il rinvio dei dazi al 9 luglio, Ma ha prefigurato uno scenario considerato accettabile, come dazi al 10 per cento. “E’ quanto già raggiunto dalla Gran Bretagna nel loro negoziato bilaterale: un’indicazione sulla via da percorrere. Ma i termini sono più ampi e non possono ridursi a una quota. Ci sono ben altre questioni in campo: dagli aspetti regolatori a quelli della sicurezza, alle catene di approvvigionamento, fino alla stessa politica industriale europea, che dovremo comunque rivedere, subito e senza infingimenti”, ha aggiunto Urso.

Proprio sulla percentuale finale di dazi negli ultimi giorni si sono registrate nuove tensioni all’interno della maggioranza. Perché da una parte la linea della premier Giorgia Meloni e del ministro degli Esteri Antonio Tajani è quella dei “dazi zero”. Dall’altra c’è chi, come gli esponenti della Lega, con maggiore realismo dicono che anche uno scenario all’inglese sarebbe accettabile. Per di più, dopo l’annuncio di venerdì da parte di Trump di dazi al 50 per cento per l’Europa, Matteo Salvini aveva accusato il Commissario europeo al commercio Maros Sefcovic di non aver voluto aprire “un’interlocuzione seria con gli Usa”: Parole che hanno generato reazioni anche all’interno della stessa coalizione di centrodestra, con la vicesegretaria e responsabile esteri di Forza Italia, Deborah Bergamini, che ha risposto: “Credo che la fermezza costruttiva con la quale l’Europa si sta muovendo rappresenti uno scatto di maturità e di maggiore unità che sarà importante per le scelte e le decisioni future”. 

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