
Con la riattivazione dell’Osservatorio Economico, affidato alla guida della Consigliera camerale Maria Luisa Ariu, Segretaria generale della Cisl di Nuoro, la Camera di Commercio di Nuoro intende periodicamente rendere fruibile all’esterno la fotografia aggiornata dell’economia del suo territorio di riferimento. Un quadro che abbraccia le province di Nuoro e dell’Ogliastra, accomunate da un tessuto produttivo profondamente radicato nella piccola impresa e da una sempre più marcata propensione all’internazionalizzazione.
Il cuore pulsante dell’economia nuorese sono le piccole imprese e il forte legame con la terra. Immaginando il tessuto economico di Nuoro come un mosaico composto da tantissime piccole tessere abbiamo:
La stragrande maggioranza delle imprese locali, oltre l’83%, sono microimprese (con fatturato annuo fino a 2 milioni di euro). Spesso si tratta di imprese individuali, anche se si nota una crescita delle società di capitali, segno di una possibile evoluzione verso strutture più organizzate. Un elemento distintivo di Nuoro è il forte peso dell’Agricoltura, quasi il 37% delle imprese attive appartiene a questo settore, una percentuale molto più alta rispetto al resto della Sardegna e all’Italia. Seguono il Commercio col 19% e le Costruzioni con quasi il 13% . Il Turismo infine gioca un ruolo importante, rappresentando quasi il 10% delle imprese.
Nonostante la prevalenza di piccole realtà, le imprese più strutturate mostrano segnali incoraggianti. Analizzando le aziende presenti stabilmente sul mercato negli ultimi tre anni (2021-2023), si nota una crescita costante del loro giro d’affari complessivo, passato da 1,8 a 2,3 miliardi di euro. Un dato particolarmente positivo riguarda l’occupazione, alla fine del 2024 il numero totale di addetti nel territorio è aumentato dell’1,7% rispetto all’anno precedente, dimostrando così un ritmo superiore alla media nazionale. A trainare questa crescita sono soprattutto i Servizi alle imprese (+9,7% di addetti), Trasporti (+6,2%) e il Turismo (+3,2%). È interessante notare che sono le imprese di medie dimensioni (con 50-249 addetti) a registrare l’incremento di personale più significativo (+12,3%).
Le nuove aperture sono invece in calo, i dati più recenti del primo trimestre 2025 indicano (-7,2% rispetto allo stesso periodo del 2024) un calo ancor più accentuato rispetto alla media italiana. Questa flessione ha colpito in particolare l’Agricoltura e il Commercio, mentre le Costruzioni hanno visto un boom di nuove aperture (+55,3%), anche se nello stesso settore sono aumentate le chiusure e le difficoltà. Complessivamente, nel primo trimestre 2025 si sono perse più imprese di quante ne siano nate.
L’Osservatorio ha inoltre voluto evidenziare la propensione all’export del territorio utilizzando i dati 2024, elaborati da Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne, che mostrano un incremento significativo: +58,7% per le esportazioni e +90,8% per le importazioni rispetto all’anno precedente. Sebbene il territorio si collochi al 91º posto per propensione all’export, il grado di copertura commerciale (157%) indica una bilancia positiva e un’apertura interessante verso i mercati esteri. Gli Stati Uniti si confermano tra i principali partner commerciali, con l’11,8% delle esportazioni, pur registrando una lieve flessione.
«Questi dati – afferma Maria Luisa Ariu – offrono uno spaccato dinamico del nostro territorio, che, pur dovendo fronteggiare importanti e ben note debolezze infrastrutturali, è in continua evoluzione e si sta attrezzando per affrontare le sfide del presente, tra transizione economica, sostenibilità e innovazione, non rinunciando a mettersi in gioco anche nell’export. E nell’attuale delicata fase storica questa Camera di Commercio intende rafforzare il proprio ruolo di supporto strategico e operativo per le imprese valorizzando le competenze locali e le opportunità di apertura globale.»
Tra le iniziative in corso, il Progetto SEI (Sostegno all’Export dell’Italia), pubblicato sul sito camerale https://nu.camcom.it che fornisce strumenti concreti per le imprese volenterose ad esplorare i mercati esteri: dalla formazione all’analisi dei potenziali di esportazione, fino alla definizione di strategie di ingresso nei mercati internazionali.
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