28 Maggio 2025
Il primo luglio arriva l’aggiornamento degli assegni famigliari


Dal 1° luglio 2025 entrerà in vigore un aggiornamento significativo per gli assegni familiari, con una rivalutazione dello 0,8% annunciata dall’INPS. Il provvedimento, comunicato tramite una circolare ufficiale, tiene conto dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo, con l’obiettivo di adeguare il sostegno economico al crescente costo della vita. La misura resterà attiva fino a giugno 2026, rafforzando il ruolo di questi sussidi per numerose famiglie italiane escluse dall’Assegno Unico. Lo riporta nel suo sito Bezinga Italia riprendendolo da una circolare dell’Inps.

La rivalutazione degli assegni familiari riguarda soprattutto i nuclei composti da coniugi, fratelli, sorelle e nipoti che non beneficiano dell’Assegno Unico. Nonostante l’introduzione di quest’ultimo nel 2022 abbia ridisegnato il sistema dei benefici sociali, gli ANF (Assegni al Nucleo Familiare) restano un pilastro per categorie a basso reddito escluse dalle nuove misure. La modifica mira a mantenere inalterato il potere d’acquisto di chi riceve questi sussidi.

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Beneficiari principali dell’adeguamento sono i lavoratori dipendenti del settore privato, inclusi quelli agricoli e gli addetti di aziende fallite. Anche cittadini extracomunitari residenti con permesso di lungo periodo o provenienti da Paesi convenzionati rientrano tra gli aventi diritto. In particolare, l’attenzione è rivolta a famiglie monoparentali, con disabili o in condizioni di fragilità economica.

Il calcolo dell’importo tiene conto del reddito familiare complessivo, includendo anche redditi esenti o soggetti a ritenuta superiori a 1.032,91 euro. La richiesta va presentata online sul sito INPS o tramite patronato, con possibilità di recuperare arretrati fino a cinque anni. I pagamenti avvengono mensilmente su conto, carta prepagata o tramite bonifico postale.

L’adeguamento dell’INPS rappresenta una risposta concreta alle pressioni inflazionistiche che colpiscono le famiglie più vulnerabili. Anche se contenuto, lo 0,8% di rivalutazione mira a garantire continuità nel sostegno sociale. È un segnale chiaro dell’attenzione istituzionale verso chi affronta difficoltà economiche strutturali.
Questo aggiornamento contribuisce a rafforzare il sistema di welfare italiano, offrendo stabilità ai nuclei esclusi dall’Assegno Unico. Riconoscere il ruolo degli ANF permette di non lasciare indietro categorie che restano fuori dalle recenti riforme. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di tutela sociale in evoluzione.
Infine, l’operazione sottolinea l’impegno dell’INPS nel mantenere attivi strumenti flessibili e inclusivi. Garantire equità nella distribuzione dei sussidi è essenziale per sostenere la coesione sociale, soprattutto in tempi di incertezza economica crescente.

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