
BOLZANO. Un’impresa su due vorrebbe assumere. E questo è bene. Ma non trova chi assumere. E’ questo l’ostacolo allo sviluppo. Con un altro dato: 1500 giovani se ne sono andati dall’Alto Adige negli ultimi anni. Altro nodo che stringe come un cappio chi intende creare lavoro qui.
La ragione? «Non se ne vanno perché Bolzano è cara ma perché è spenta». Inizia così il suo mandato da neo presidente di Cna Cristiano Cantisani, non mandandole a dire ma dicendole pane al pane. Aggiungendo una serie di criticità per risolvere le quali, dice, «non lascerò in pace né Provincia, né Comune». Il quale è ora guidato da chi, fino a ieri, guidava proprio Cna: «Se il vostro nuovo presidente inizia così – ha sorriso il neo sindaco – dovrò iniziare prima a entrare nel mio ufficio…».
E dunque ecco i fronti: mano d’opera qualificata che manca («anche per la concorrenza della pubblica amministrazione che prima ci fa formare e poi ci prende i giovani formati» ha subito messo in chiaro Cantisani); e ancora accesso al credito sempre più difficoltoso (più di un terzo degli artigiani-imprenditori ha problemi, il 17% dei giovani vede ostacoli insormontabili quando ne fa domanda) e dunque che servirebbe per ovviare? «Almeno un sistema di contributi sugli interessi – propone subito il neo presidente – con anche incentivi mirati».
Non è finita: problemi soprattutto nei cantieri, gravati da una miriade di autorizzazioni, lente e non coordinate tra gli enti, con già le imprese di costruzioni (più del 57%) che sono quelle che più soffrono per la mancanza di personale; con in più una mancata difesa («che non è protezionismo») nei confronti degli appaltatori esterni.
Ancora: una transizione ecologica che pur apprezzata dai più – il 45,9% delle imprese ha già fatto investimenti in tal senso e quattro quinti è d’accordo sulla sua necessità – ma serve che sia sostenibile, visto che per i piccoli è meno concreta e supportata che non per le grandi imprese.
Poi, il carico da novanta: il traffico. Niente si è mosso in questi decenni, se non un ulteriore aumento dei turisti («chiediamo di condividere la ricchezza che portano visto che portano a noi solo disagi…») e delle code. Con numeri precisi: il 44% delle imprese lamenta di perdere a Bolzano dai 20 ai 60 minuti ogni giorno per il traffico e la mancanza di opere di contrasto.
Rimedi? Collaborazione tra enti, patto di non concorrenza tra pubblico e privato perché enti e partecipati non tolgano personale alle imprese, snellire le richieste di apertura cantieri: «Poi, uno sforzo comune per rendere la città finalmente attrattiva».
Per parte sua, Cna si rinnova. Otto vicepresidenti con perfetta presenza di genere, quattro e quattro: Andrea Cappello, Daniela Dal Col, Paolo Ferrazin, Rodolfo Gabrieli, Lisa Toselli Bonaldi, con i nuovi membri Stefania Gander, Rita Guarise e Michael Stefaner.
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