
Il Comitato di gestione del Frie si conferma un pilastro dell’economia del Friuli Venezia Giulia, con un bilancio più che positivo per il periodo 2018-2024. In questi sei anni, sono stati realizzati oltre 1.500 interventi finanziari per un totale di circa 1,6 miliardi di euro, garantendo prestiti agevolati a condizioni più favorevoli rispetto alla media nazionale, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il 74% dei beneficiari.
Durante la prima riunione del nuovo Comitato, l’assessore alle Attività produttive Sergio Emidio Bini ha elogiato il lavoro del presidente uscente Alessandro Da Re, sottolineando come il Frie abbia offerto un supporto cruciale alle imprese locali, anche in un contesto economico e geopolitico incerto. Il passaggio di testimone alla guida dell’ente vede ora Michele Zanolla nel ruolo di presidente, affiancato da una squadra composta da Anna Bidoli, Marco Lenna, Marco Lunazzi, Alessandro Minon, Ariano Medeot, Manlio Romanelli, Attilio Imi e Alessandro Marzocco.
Il Frie si occupa di gestire i Fondi di rotazione regionali, destinati al finanziamento agevolato per imprese dei settori industriale, artigiano, commerciale, turistico e dei servizi, inclusi i liberi professionisti. Dal 2024, inoltre, il Comitato ha esteso le proprie competenze alle agevolazioni a fondo perduto previste dalla “Sabatini FVG”, che riguardano mutui e leasing per l’acquisto di beni strumentali aziendali come macchinari e attrezzature.
Uno degli elementi più rilevanti emersi è l’eccezionale convenienza dei tassi d’interesse: grazie al Frie, le aziende possono accedere a finanziamenti a tasso fisso fino all’1,3%, ben lontano dal costo medio del credito in Italia che si aggira attorno al 6%. Un’opportunità decisiva per la competitività del tessuto imprenditoriale locale.
I numeri parlano chiaro: tra il 2022 e il 2024, l’operatività del Frie è cresciuta in modo esponenziale, con un aumento del +271,79% nel numero dei finanziamenti deliberati, un incremento del +30,80% nei volumi economici e del +31,70% nelle erogazioni effettive alle imprese. Questo sviluppo, secondo l’assessore Bini, è stato reso possibile anche grazie alla riforma introdotta dalla legge “SviluppoImpresa” del 2021, che ha semplificato e razionalizzato l’intero sistema del credito agevolato regionale.
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