
La sanità si sta innovando e la vera sfida, per il settore, risiede proprio nello stare al passo con le nuove frontiere che gli si propongono. La Sala del Parlamentino al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha fatto da sfondo alla presentazione della sesta edizione di Welfair, la fiera del fare sanità, una fiera sullo star bene, sulla salute, sull’innovazione, sull’economia, sulla sostenibilità che si terrà dal 4 al 7 novembre a Fiera di Roma.
“Welfair è la fiera della sanità – ha dichiarato ai microfoni di Radio Roma Giovanni Scapagnini, coordinatore scientifico Welfair -. È un luogo di incontro non solo degli operatori della salute, quindi dai direttori generali delle aziende sanitarie fino ai medici, alle aziende che operano nel settore sanitario, ma è anche una fiera aperta al pubblico in cui si prova a trasferire tutto quello che è innovazione, buone pratiche, l’evoluzione del sistema sanitario, ma anche le problematiche di attualità in tema salute e gestione della salute”.
“La sanità pensiamo sia fatta solamente per i medici. In realtà, senza innovazione tecnologica e farmaceutica ovviamente non potrebbero darci questa longevità di cui si è parlato oggi – ha detto Enzo Chilelli, coordinatore scientifico Welfair -. L’Italia, nonostante tutte le crisi che la percorrono, sicuramente è uno dei migliori sistemi sanitari a livello mondiale, anche se come abbiamo visto, un pochino in calo, ma questo purtroppo deriva dalla curva demografica. Gli attori che fanno sanità sono veramente tanti: parliamo oggi di industria farmaceutica, di industria dei digital divide, dell’industria che gestisce l’i-Tech, poi tutte le società scientifiche, tutte le associazioni di categoria per patologia. Noi vorremmo metterle tutte attorno a un tavolo assieme ai decisori politici nazionali e regionali per arrivare a sintetizzare”.
Qual è la sfida più grande al momento? L’innovazione
Il lavoro degli stakeholders diventa fondamentale per supportare le istituzioni nel compito di “fare sanità”. E gli attori sono molti: dai vertici della governance sanitaria alle società scientifiche, dalle grandi aziende di tecnologie medicali alle start up. Ma il vero motore dell’incontro è il confronto, in particolare sulla tematica al centro di questa sesta edizione: l’innovazione.
“La sanità di oggi – ha sottolineato Marinella D’Innocenzo del comitato scientifico Welfair – sta attraversando una transizione importante: la transizione organizzativa tecnologica digitale, ma una transizione anche demografica ed epidemiologica. Questa è una sanità che si sta preparando a vincere queste sfide legate alle transizioni ed è una sanità che dovrà investire molto nelle tecnologie, nel digitale e di questo parleremo a Welfair per poter avere una sanità più a dimensione di persona, con una sanità più accessibile, più equa e più sostenibile”.
Spesso, infatti, si parla di sanità semplificata, di burocrazia lenta, di un aiuto da parte delle nuove tecnologie. E fiere come questa, possono rappresentare un panorama interessante per focalizzarsi su aspetti che andrebbero a migliorare la condizione attuale della sanità per non lasciare – come si suol dire – nessuno indietro.
“La sanità deve essere innovazione, ricerca, deve essere guardare avanti in modo sempre più sfidante ma mettendo sempre al centro il cittadino, il paziente e nessuno deve essere lasciato indietro – ha dichiarato Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio -. Questo è il nostro punto di forza come sistema Italia e lo dobbiamo sempre difendere. Poi questa sarà anche un’opportunità di confronto e soprattutto per le imprese perché il sistema Italia è fortissimo in tutto quello che è farmaceutica, scienze della vita, bio-medicale e il Lazio ha dei veri e propri primati”.
I record del Lazio in termini di sanità. Angelilli a Welfair
Quai sono i record di cui parla la vicepresidente della Regione, Roberta Angelilli? “Innanzitutto l’export: abbiamo appena registrato un export da record complessivo per la regione Lazio di 32 miliardi di euro, quindi mai come quest’anno, ma chi fa veramente la parte del leone è il settore farmaceutico con 12 miliardi di euro di export. Ovviamente non è solo export: è produzione ed eccellenza di altissima qualità super competitiva a livello mondiale e un patrimonio di imprese. Oltre 300 imprese. Il Lazio è molto forte in questo settore”.
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