
Nuova finanza in arrivo per il gruppo Sapa di Arpaia (Benevento), uno dei principali produttori europei di componenti ottenuti con lo stampaggio a iniezione di materie plastiche per l’industria automobilistica europea. Il gruppo ha infatti incassato, da un lato, un finanziamento da 65 milioni di euro con garanzia SACE da un pool di banche, composto da Banco BPM, in qualità di global coordinator, arranger, banca finanziatrice e banca agente, e da BNL BNP Paribas, Cassa Depositi e Prestiti, Crédit Agricole Italia, Deutsche Bank, Mediocredito Centrale e UniCredit, in qualità di arranger e banche finanziatrici.(si veda qui il comunicato stampa); e dall’altro, 14,5 milioni in direct lending da un pool di finanziatori guidato dal fondo di private credit Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8, che ha agito in qualità di mandated lead arranger, agente e anchor investor, in un’operazione che è stata originata da Azimut Direct , la divisione del gruppo attivo nel corporate & investment banking, in sinergia con la rete dei consulenti finanziari del gruppo Azimut in Italia (si veda qui il comunicato stampa ).
Fondata come azienda familiare nel 1974 da Angelo Affinita, Sapa è cresciuta grazie al metodo brevettato a livello mondiale The One-Shot, il processo all-in-one più veloce per la produzione di componenti per la mobilità leggeri e di valore aggiunto, una tecnologia che migliora l’ efficienza, la sostenibilità e la qualità adattandosi a tutte le tipologie di motori (EV, idrogeno, ICE), grazie alla versatilità della plastica e dei polimeri. La società è oggi fornitore tier 1 dei principali OEM (Original Equipment Manufacturer) come Stellantis, Volkswagen, BMW, Scania, Iveco e Volvo Truck.
Il gruppo ha intrapreso negli ultimi anni un processo di crescita per linee esterne che lo ha portato all’allargamento della presenza geografica, in Europa, nord Africa e sud America all’ampliamento del proprio portafoglio clienti, e alla diversificazione dei segmenti serviti affiancando all’automotive, il truck/agriculture, l’industrial appliance ed una iniziale piccola quota di farmaceutico .Proprio in ambito m&a, a inizio marzo Sapa ha acquisito il 100% di Megatech Industries AG, un attore europeo attivo nel settore dello stampaggio a iniezione di plastica per l’industria della mobilità (si veda altro articolo di BeBeez ). Un’operazione che seguiva le acquisizioni degli anni precedenti e in particolare quelle di Promens Zevenaar (Olanda) e di Promens Rongu (Estonia) dal Gruppo Berry nel gennaio 2024 (si veda altro articolo di BeBeez); e quella della maggioranza del Gruppo Hispamolde, società spagnola partecipata da Quarza Inversiones, nel febbraio 2023 , operazione quest’ultima che era stata supportata anche da un investimento di Simest e del Fondo di Venture Capital, strumento gestito da Simest in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che sono divenuti azionisti di minoranza di Sapa Espana SL (si veda altro articolo di BeBeez).
Sapa ha raggiunto un fatturato di quasi 360 milioni di euro nel 2024 e impiega oltre 2.000 persone in 7 paesi, dopo aver chiuso il 2023 con 278,4 milioni di euro di ricavi, 18,7 milioni di ebitda e 91,4 milioni di indebitamento finanziario netto (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente) e ora, proprio grazie all’ultima acquisizione, si avvicina ai 700 milioni di euro di fatturato.
Il gruppo, che fa capo per l’82,08% alla famiglia Affinita, attraverso AD Holding spa, è partecipato al 17,92% da Fondo per la Ricerca e l’Innovazione srl (RIF), veicolo di investimento controllato al 100% da Intesa Sanpaolo e di cui è advisor esclusivo Equiter, società di investimento che a sua volta fa capo a Intesa San Paolo, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Fondazione CRC. RIF nel suo portafoglio oggi ha anche partecipazioni in Bionit Labs srl, Gelesis srl, InnovaVector srl, LinearBeam srl, Negedia srl, Roboze spa e VRMedia srl (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente)
Le nuove risorse raccolte da Sapa grazie ai finanziamenti appena ottenuti saranno utilizzate per supportare lo sviluppo sostenibile del gruppo. A proposito del finanziamento bancario in pool, la nota del gruppo spiega che le risorse contribuiranno a sostenere il piano industriale del gruppo orientato alla crescita sostenibile e all’internazionalizzazione, promuovendo i nuovi investimenti nei siti produttivi della società attivi in Europa, con particolare attenzione alle soluzioni tecnologiche low-carbon, all’efficienza energetica degli impianti e all’uso di materiali riciclati e riciclabili, oltre a sostenere il piano di crescita del nuovo gruppo acquisito Megatech.
Quanto al finanziamento in direct lending, i membri del board di Sapa (il ceo Antonio Affinita, l’executive director e proprietaria Mariangela Affinita e l’executive director Giovanni Affinita) hanno commentato: “Sapa esprime la propria soddisfazione per questa prima operazione di private debt per il gruppo, che si va ad affiancare alle forme più tradizionali di finanziamento che Sapa ha in essere, sempre con il fine ultimo di supportare nel miglior modo possibile il percorso di crescita e sviluppo sostenibile dell’azienda. Sapa è convinta che il coinvolgimento di partner finanziari con strumenti finanziari diversi, ma allo stesso tempo tra loro complementari, sia una parte importante per la solidità e sostenibilità del proprio piano di sviluppo futuro ”.
E Paolo Catarozzo , amministratore delegato di Azimut Investments, ha aggiunto: “Il successo di questa operazione, che fa seguito a diversi altri interventi già realizzati dal fondo Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8, conferma la forza del modello integrato di asset management del gruppo. Grazie alle sinergie tra le competenze di origination , analisi , strutturazione e investimento presenti all’interno di Azimut, siamo riusciti a coordinare, come capofila di un pool di investitori, un’operazione di finanziamento di 14,5 milioni, un respiro paneuropeo, ea gestire con efficienza tematiche cross-border . Questa transazione rappresenta un ulteriore esempio della capacità del gruppo di offrire soluzioni finanziarie su misura a supporto della crescita delle pmi”.
Ricordiamo che Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8 SCSp RAIF, dedicato al sostegno dei piani di crescita e sviluppo di pmi e small/mid-cap italiane che promuove caratteristiche ambientali e sociali, all’inizio dell’anno ha raggiunto, con il suo secondo closing , un totale di 161 milioni di euro di impegni (si vede altro articolo di BeBeez ), dopo che al primo closing, annunciato a giugno dello scorso anno, aveva raggiunto quota 126 milioni di euro (si veda articolo di BeBeez ).
Il fondo era stato lanciato nel giugno 2023, con un target di raccolta di 500 milioni , contestualmente all’annuncio di un impegno di 30 milioni di euro dal Fondo europeo per gli investimenti ( FEI ), sostenuto dal programma InvestEU (si vede altro articolo di BeBeez ). Tra i suoi più recenti investimenti , ricordiamo il finanziamento da 15 milioni di euro a cui ha preso parte pochi giorni fa come coordinator e mandated lead raiser, insieme a Cherry Bank (arranger), per Jakala si veda altro articolo di BeBeez ), gruppo italiano specializzato nella martech (la tecnologia applicata al marketing) controllato al 60% da Ardian dal febbraio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez ).
Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8 e le società in portafoglio
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