2 Giugno 2025
aperto nuovo bando • Nove da Firenze


È ufficialmente aperto il nuovo Bando regionale per il sostegno alle Comunità Energetiche Rinnovabili, finanziato con risorse del Programma Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2021-2027. L’iniziativa mira a rafforzare il ruolo strategico delle Comunità energetiche nella produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili, coinvolgendo cittadini, imprese, enti pubblici e associazioni in un percorso verso l’autosufficienza e la giustizia energetica.

Potranno infatti essere finanziati progetti che prevedano la realizzazione o il potenziamento di impianti solari fotovoltaici,impianti eolici,micro e mini idroelettrici, sistemi di accumulo integrati.

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Il bando, approvato il 1 aprile 2025 con decreto dirigenziale resterà aperto fino 18 luglio 2025, con una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di euro: 14 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti e 6 milioni per le aree interne strategiche.

Il bando recepisce le indicazioni della Direttiva UE 2018/2001 e del D.Lgs. 199/2021, e attua quanto previsto dalla legge regionale n. 42/2022, che promuove e sostiene attivamente le CER in Toscana, attraverso contributi, strumenti finanziari, formazione e consulenza energetica.

La domanda può essere presentata dalle CER già costituite o dai loro membri/soci, dagli Enti Locali (Comuni, Province, Città Metropolitane, Unioni di Comuni), dalle Aziende sanitarie locali e ospedaliere e dalle Micro, piccole e medie imprese. Ogni soggetto può presentare una sola domanda per ciascuna CER, in forma singola o congiunta (obbligatoria se si richiede il contributo per una stessa CER da più soggetti).

Gli impianti che saranno finanziati dal bando devono essere realizzati in edifici o aree di immediata disponibilità, e finalizzati all’autoconsumo e alla condivisione dell’energia all’interno della CER.

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Sono ammissibili anche le spese per opere edili e impiantistiche, progettazione, diagnosi energetiche, consulenze tecniche e giuridiche, e costi per la costituzione della CER. Il contributo massimo concedibile è: 40% della spesa ammissibile per impianti fotovoltaici, 30% per altre tipologie, fino a un massimo di 500.000 euro per domanda.

Fondamentale per la predisposizione del bando è stato il supporto tecnico di A.R.R.R. S.p.A., che dal 2022 cura l’animazione territoriale, l’assistenza tecnica e la promozione delle Comunità energetiche, anche attraverso sportelli informativi locali. Importante anche la collaborazione con il GSE, già attiva nella programmazione POR FESR 2014-2020.

Da segnalare anche il nuovo decreto ministeriale del 16 maggio 2025 firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin con cui viene aggiornato il quadro normativo delle CER. Le modifiche estendono il supporto del PNRR anche ai comuni con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti (*in Toscana sono tutti ad eccezione di 12 Comuni), consentono la richiesta di un anticipo fino al 30% del contributo e rendono più flessibili i tempi di attivazione dei progetti. Novità che rafforzano ulteriormente la spinta verso una Toscana più verde, coesa e sostenibile.

Il Bando garantisce un contributo a FONDO PERDUTO fra il 30% e il 50% dell’investimento ammissibile. Le agevolazioni sono concesse sulla base di una graduatoria e assegnate ai programmi di investimento realizzati per un ammontare di spese ammissibili non inferiore a 30.000 euro e non superiore a un milione di euro. Con decreto direttoriale 31 marzo 2025 è stato posticipato il termine finale per la presentazione delle domande di agevolazione alle ore 12.00 del 17 giugno 2025.

A Pontassieve l’energia si condivide per davvero. CNA ha costituito insieme ai propri dipendenti la sua prima Comunità Energetica Rinnovabile: una forma collettiva per produrre, condividere e utilizzare energia rinnovabile a vantaggio dei membri e del territorio. Il progetto ruota attorno a un impianto fotovoltaico installato sul tetto della sede dell’associazione, che produce energia elettrica da fonte solare.

Quando questo impianto produce più energia di quanta ne venga utilizzata (per esempio durante le ore in cui gli uffici sono chiusi o nei fine settimana) si genera un surplus. Se questo surplus viene consumato, nello stesso istante, da un altro membro della comunità (in questo caso dai dipendenti), il Gestore dei Servizi Energetici riconosce alla CER un incentivo economico.

Si tratta di un meccanismo che premia quello che è, oggi, il modo più intelligente, efficiente e sostenibile di usare l’energia prodotta in eccesso, evitando sprechi e sostenendo l’autoconsumo diffuso. Ogni comunità può decidere come utilizzare questo contributo, se ripartirlo tra i membri della CER, oppure destinarlo ad opere sociali nel territorio. CNA ha scelto di destinarlo ai lavoratori, trasformando la condivisione energetica in una forma concreta di welfare.

“Un’operazione semplice, concreta, sostenibile. Ma soprattutto replicabile – commenta Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana –. La nostra CER è la prova che la transizione ecologica si può fare davvero. È una scelta che fa bene all’ambiente, all’impresa e alle persone. Abbiamo deciso di restituire valore a chi lavora, creando un modello che parla di sostenibilità, partecipazione e responsabilità sociale”.

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“Il progetto è stato interamente finanziato da CNA e anche il vecchio impianto di riscaldamento a gas è stato sostituito con uno elettrico, alimentato dallo stesso impianto solare. Un passo deciso verso la decarbonizzazione, ma anche un’occasione per rafforzare il legame tra impresa e comunità. I dipendenti coinvolti risiedono infatti nella stessa zona di cabina primaria dell’impianto: un requisito tecnico che qui si è trasformato in un’opportunità di coesione” spiega Esteban Federico Pinzani Cavello, presidente di CNA Valdarno Valdisieve.

Il progetto può ispirare tante altre imprese sui loro territori. Quella realizzata a Pontassieve è, a tutti gli effetti, una “mini-CER”: una dimostrazione concreta di come anche una singola azienda possa costituire una comunità energetica insieme ai propri dipendenti, investire in sostenibilità e favorire la transizione energetica. Un modello ancora più significativo se si considera che, secondo i dati diffusi dal GSE e aggiornati a febbraio 2025, quella di CNA è attualmente l’unica CER esistente nella Città Metropolitana di Firenze e una delle sole 14 presenti in tutta la Toscana.

Queste costituiscono appena il 7% delle 213 Comunità Energetiche oggi operative in Italia. In Toscana, le altre si trovano nei comuni di Torrita di Siena, Siena, Monteriggioni, San Gimignano e Rapolano Terme (provincia di Siena), Peccioli, Santa Croce sull’Arno e Pisa (provincia di Pisa), Agliana e Pescia (provincia di Pistoia), Castel San Niccolò e Arezzo (provincia di Arezzo), e Portoferraio (provincia di Livorno). A livello nazionale, le regioni con il maggior numero di CER sono Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia e Veneto, che da sole rappresentano il 44% del totale.

“Sebbene il numero di Comunità Energetiche sia in aumento, la loro diffusione resta ancora contenuta – osserva Paolo Gianassi, coordinatore dei Servizi di CNA –. Le valutazioni economiche indicano che, spesso, i benefici individuali non sono sufficienti a incentivarne l’adozione su larga scala. A questo si aggiungono ostacoli di natura burocratica e una scarsa familiarità con il modello, che rendono difficile il loro diffondersi. Tuttavia, il valore di una CER non si misura solo in termini economici: il suo impatto sociale e ambientale è significativo per il territorio e contribuisce a rafforzare la reputazione di chi partecipa e promuove queste esperienze”.

Il quadro normativo, inoltre, è sempre più favorevole: il Decreto CER (DM 414/2023) prevede contributi a fondo perduto fino al 40% dei costi di investimento per impianti realizzati nei comuni con meno di 5.000 abitanti, ma è attesa a giorni la pubblicazione in Gazzetta del decreto, firmato il 16.5.2025, che innalzerà il limite a 50.000 abitanti, includendo molti più comuni, praticamente tutti quelli della Città Metropolitana di Firenze, escluso il capoluogo.

In un territorio come quello fiorentino, dove l’eolico ha poco spazio e il fotovoltaico rappresenta la soluzione più concreta, le CER possono davvero rappresentare una svolta. CNA Firenze è a disposizione di tutte le imprese che vogliano intraprendere questo percorso, mettendo in campo strumenti, esperienze e supporto concreto.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



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