
Quanto tempo ci vuole per ottenere il rimborso se si è presentato il Modello 730/2025 senza sostituto d’imposta? Per i contribuenti che sono senza un datore di lavoro o che non stanno ancora percependo la pensione di anzianità o un altro assegno previdenziale, la gestione dei crediti d’imposta è in carico direttamente all’Agenzia delle Entrate. Purtroppo, in questo caso, le tempistiche per ottenere i rimborsi che scaturiscono dalla dichiarazione dei redditi sono leggermente più lunghe rispetto a chi si vede accreditare il rimborso sulla busta paga o direttamente con la pensione.
Come vengono gestiti i rimborsi
Per i lavoratori dipendenti e i pensionati la gestione dei rimborsi avviene in tempi molto rapidi. I crediti fiscali maturati nel corso del 2024 vengono erogati direttamente:
- in busta paga a partire dal mese di luglio;
- con la pensione nel mese di agosto.
A farsi carico della restituzione di quanto emerge dal Modello 730/2025 sono il datore di lavoro o l’ente pensionistico di riferimento, che agiscono come sostituti d’imposta.
Ovviamente chi dovesse aver cessato l’attività lavorativa e dovesse essere disoccupato non può avvalersi di questa soluzione. Nella stessa situazione si trovano quanti, pur avendo un datore di lavoro, hanno preferito presentare il Modello 730/2025 senza sostituto d’imposta.
Nel momento in cui il contribuente si dovesse venire a trovare in questa situazione, spetta direttamente all’Agenzia delle Entrate provvedere ad effettuare il rimborso Irpef.
Chi può fare il 730 senza sostituto d’imposta
Quando devono presentare la dichiarazione dei redditi, tra le opzioni che i contribuenti possono esercitare c’è quella del Modello 730/2025 senza sostituto d’imposta. Generalmente questa soluzione viene scelta dai seguenti soggetti:
- lavoratori precari;
- disoccupati;
- quanti abbiano cessato il rapporto di lavoro prima dell’anno fiscale di riferimento.
Ovviamente il fatto di non avere un datore di lavoro o un ente pensionistico alle spalle non cassa la possibilità di ottenere il rimborso fiscale che spetta, né la possibilità di mettersi in regola con eventuali debiti fiscali. Ma non solo. L’opzione Nessun sostituto può essere selezionata anche da quanti abbiano un sostituto d’imposta in grado di effettuare tutti i conguagli del caso.
Il Modello 730/2025 senza sostituto d’imposta può essere presentato attraverso queste due diverse modalità:
- utilizzando il Precompilato, accedendo alla propria area riservata presente all’interno del portale dell’Agenzia delle Entrate;
- usando l’Ordinario, passando da un Caf, da un professionista abilitato o dal sito web dell’AdE.
Per poter usufruire di questo strumento è necessario inserire correttamente la lettera A nella sezione Dati del sostituto d’imposta e barrare la casella Modello 730 dipendenti senza sostituto d’imposta. Quello che abbiamo indicato costituisce un passaggio essenziale, che permette di segnalare all’Agenzia delle Entrate che sarà lei stessa ad occuparsi degli eventuali conguagli fiscali:
- nel caso in cui dal Modello 730/2025 dovesse risultare un credito fiscale, provvederà ad erogare direttamente il rimborso;
- se invece ne scaturisce un debito, il pagamento, creerà il Modello F24 da utilizzare per effettuare il pagamento.
Quando arriva il rimborso
Indubbiamente il nodo più pesante da sciogliere per quanto riguarda i rimborsi scaturiti dal Modello 730/2025 senza sostituto d’imposta sono le tempistiche. I versamenti vengono effettuati direttamente dall’Agenzia delle Entrate e, salvo ritardi, dovrebbero arrivare nel corso del mese di dicembre 2025 o, al più tardi, a gennaio 2026. Ma solo quando gli importi sono inferiori a 4.000 euro.
Nel caso in cui l’importo dovesse essere superiore o quando l’Agenzia delle Entrate dovesse aver riscontrato delle incongruenze o delle discrepanze all’interno della dichiarazione dei redditi si possono accumulare dei ritardi. Gli uffici dell’amministrazione finanziaria, infatti, avviano una serie di controlli preventivi, che potrebbero far slittare il momento dell’erogazione.
Come accelerare l’ottenimento del rimborso
È possibile, in qualche modo, accelerare le tempistiche per ottenere il rimborso che scaturisce dal Modello 730/2025? Oltre a non commettere degli errori nella dichiarazione dei redditi e a verificare che tutti i dati al suo interno siano congruenti è importante comunicare all’Agenzia delle Entrate le proprie coordinate bancarie. Nel caso in cui l’Iban non sia già stato inserito all’interno della dichiarazione dei redditi è possibile comunicarlo in due modi differenti:
- accedendo direttamente all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate (per loggarsi è necessario utilizzare le proprie credenziali digitali, dunque Spid, Cie o Cns);
- recandosi fisicamente presso un ufficio territoriale dell’AdE e compilando il modulo dedicato (in questo caso è necessario allegare il codice fiscale).
È importante sottolineare, a ogni modo, che nel momento in cui si deve compilare il Modello 73072025 – sia quello precompilato che quello ordinario – è possibile inserire il proprio Iban nella sezione dei dati personali del dichiarante. Con questa piccola accortezza non è necessario comunicare le coordinate bancarie in un secondo momento e si rendono più agevoli le operazioni di rimborso.
Come controllare a che punto è il rimborso
Informazione molto importante per i contribuenti è sapere quale fase stia attraversando il rimborso che spetta. La situazione può essere monitorata direttamente all’interno dell’area del Cassetto fiscale del portale dell’Agenzia delle Entrate. Dopo essersi loggati utilizzando le credenziali in proprio possesso, è possibile controllare lo stato della dichiarazione e a che punto sia il rimborso.
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