
In Sicilia si legge poco, troppo poco. E a dirlo non è solo la percezione comune, ma un’indagine puntuale dell’Associazione Italiana Editori (AIE) che sarà presentata il 5 giugno a Palermo, nell’ambito della manifestazione “Una marina di libri”. Il quadro che emerge è impietoso: solo il 56% della popolazione sopra i 15 anni dichiara di aver letto almeno un libro a stampa nei dodici mesi precedenti, ben 17 punti percentuali sotto la media del Centro Nord.
Ma non è solo questione di abitudine o propensione personale: dietro il crollo degli indici di lettura si nasconde un deficit strutturale che coinvolge biblioteche, librerie e infrastrutture culturali.
Biblioteche senza bibliotecari, prestiti ridotti al minimo
In Sicilia, rispetto al Centro Nord, ci sono il 28% di biblioteche in meno in proporzione alla popolazione. Quelle esistenti possiedono in media il 16% di libri in meno (2.738 contro 3.244). Ma il dato più grave riguarda il personale: il 47,4% delle biblioteche dell’Isola è privo di un bibliotecario professionalizzato (contro il 25% nel Centro Nord). Questo si traduce in un’offerta culturale fortemente penalizzata: ogni 1.000 abitanti si registrano appena 31 prestiti in Sicilia, contro i 741 del Centro Nord. Per ogni libro preso in prestito da un siciliano, 24 lo sono da un cittadino del Centro Nord.
Librerie assenti nel 78% dei comuni
Sul fronte commerciale, il panorama non è più incoraggiante: le librerie operative in Sicilia sono appena 203, pari a 4,2 ogni 100mila abitanti (contro le 6,4 del Centro Nord). In ben 305 comuni siciliani – cioè il 78% del totale – non c’è alcuna libreria. Questo significa che oltre 1,5 milioni di persone (il 31% della popolazione regionale) vivono in aree dove è impossibile sfogliare, acquistare un libro o partecipare a un evento culturale legato alla promozione editoriale.
L’evento a Palermo e l’appello dell’AIE
La presentazione dello studio avverrà il 5 giugno alle ore 17.30 al Ridotto De Seta dei Cantieri Culturali della Zisa, nell’ambito dell’incontro “Leggere il futuro: rapporto sulla lettura nel Centro-Sud”. Interverranno il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il direttore artistico di Una marina di libri Gaetano Savatteri, il direttore dell’AIE Fabio Del Giudice, e Piero Attanasio (AIE), insieme a editori, rappresentanti istituzionali e referenti del Patto per la Lettura del Comune.
Innocenzo Cipolletta, presidente dell’AIE, lancia l’allarme: “Sono dati preoccupanti, che mostrano come la mancanza di infrastrutture per la lettura sia direttamente collegata ai bassi indici. Ma le risorse ci sono. Il Piano nazionale cultura per il Mezzogiorno prevede 151 milioni di euro per le imprese culturali e 177 milioni per favorire la partecipazione culturale. È il momento di investire concretamente.”
Un percorso per il Sud
L’iniziativa fa parte di un ciclo di appuntamenti sul tema della lettura al Sud, promossi dall’AIE con il supporto del delegato per il Mezzogiorno, Florindo Rubbettino. Il primo incontro si è svolto a marzo a Napoli, nel convegno Per una primavera della lettura al Sud.
L’obiettivo è chiaro: fare della lettura non solo un diritto, ma una priorità politica e culturale per colmare il divario tra Nord e Sud. A partire, concretamente, da biblioteche aperte e librerie vive.
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