
Italia e Francia si riavvicinano dopo mesi complicati e lo fanno grazie a un incontro fra i loro due leader, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente Emmanuel Macron.
Macron, d’altronde, si trova in una posizione di debolezza a livello interno ed europeo e, anche per questo motivo, un riavvicinamento con Meloni potrebbe essere la vera carta da giocare per il presidente francese, sfruttando quei dossier dove si puo’ trovare una convergenza. In patria Macron guarda all’orizzonte temporale di giugno: il suo governo di minoranza poggia sull’astensione del Rassemblement National di Marine Le Pen, ma dal mese corrente decade il periodo che impedisce lo svolgimento di elezioni parlamentari.
Sebbene la leader della destra francese sia attualmente impossibilitata a candidarsi a causa della sentenza per appropriazione indebita di fondi europei, non si puo’ escludere che decida nuovamente di effettuare “uno strappo” e mettere in difficolta’ il governo di centrodestra costruito lo scorso anno da Macron con il sostegno dei Repubblicani. Anche nel contesto europeo la situazione del presidente francese non e’ semplice. La Germania sembra essere definitivamente tornata con l’ascesa alla cancelleria di Friedrich Merz, nonostante permangano dei problemi a livello economico che comunque potrebbero essere superati grazie alla decisione di allentare le regole sul freno al debito.
Merz vuole riportare la Germania alla guida dell’Ue e, nonostante i rapporti con Macron siano positivi, e’ ovviamente piu’ interessato a un’Europa a guida tedesca e non necessariamente “franco-tedesca”. La vittoria di Karol Nawrocky alle presidenziali polacche, d’altro canto, mette in crisi la prospettiva macroniana di ricostituire il cosiddetto “Triangolo di Weimar”, composto per l’appunto da Francia, Germania e Polonia.
A quattro ore dal suo arrivo, il presidente francese Emmanuel Macron ha lasciato Palazzo Chigi, dove si e’ tenuto l’incontro bilaterale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, seguito da una cena di lavoro allargata alle delegazioni. Il bilaterale ha sottolineato che l’Italia e la Francia intendono rafforzare il loro impegno comune per un’Europa piu’ sovrana, piu’ forte e piu’ prospera. Nel comunicato congiunto diramato al termine dell’incontro si evidenziano forti convergenze sull’agenda europea per la competitivita’ e la prosperita’, da attuare “in modo ambizioso e accelerato”, sulla semplificazione normativa, sugli investimenti pubblici e privati, sull’energia e sulla piena applicazione del principio di neutralita’ tecnologica e, piu’ in generale, sulle condizioni necessarie a far concorrere le imprese europee ad armi pari.
E questo vale anche per i settori in transizione, come l’industria automobilistica e siderurgica, che richiedono un forte impegno europeo, nonche’ per i settori piu’ avanzati, come l’intelligenza artificiale, le fonti di energia decarbonizzate rinnovabili come il nucleare, e lo spazio, dove i nostri interessi bilaterali ed europei sono collegati. E ancora, dall’incontro e’ emerso che il prossimo Vertice bilaterale avra’ luogo in Francia all’inizio del 2026, anche con l’obiettivo di valutare e aggiornare il programma di lavoro che specifica gli obiettivi della cooperazione bilaterale previsti dal Trattato del Quirinale, entrato in vigore nel 2023.
Il bilaterale ha infine toccato il tema del conflitto russo-ucraino. Italia e Francia hanno convenuto che, oggi, e’ ancora piu’ necessario raggiungere una soluzione equa e duratura, presupponendo al contempo “un ambizioso cambiamento di scala nella difesa europea”, sia in termini di investimenti che di sostegno alla base di difesa industriale e tecnologica europea. I due Paesi hanno affrontato anche altre questioni di sicurezza di rilievo per l’Europa, in particolare in Medio Oriente e in Libia, e di coordinare le proprie posizioni in tema di relazioni transatlantiche, nonche’ sulla sicurezza economica e commerciale dell’Unione Europea.
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