
Nonostante uno scenario geopolitico ed economico complesso, le imprese italiane continuano a dimostrarsi resilienti e orientate al futuro. È quanto emerge dall’indagine condotta da EY Private, in collaborazione con SWG, presentata in occasione della 28ª edizione del Premio “L’Imprenditore dell’Anno”. Secondo i dati raccolti, ben il 96% degli imprenditori italiani prevede di investire nel prossimo biennio, puntando con decisione su innovazione e sostenibilità, elementi ormai ritenuti centrali per rafforzare competitività e capacità di adattamento.
Tuttavia, la fiducia non nasconde le preoccupazioni legate al contesto attuale: il 44% delle imprese valuta negativamente la situazione economica globale e nazionale, segnalando un quadro in cui l’incertezza resta elevata. Nonostante ciò, quasi il 68% degli imprenditori continua a credere nella capacità delle aziende italiane di generare innovazione, confermando una visione positiva sul potenziale del tessuto produttivo nazionale.
Entrando nel dettaglio degli investimenti pianificati, al primo posto si collocano la ricerca e sviluppo (60%), seguita dal rinnovo dei macchinari e delle tecnologie di produzione (58%) e dagli interventi per la sostenibilità ambientale, economica e sociale (56%). Grande attenzione anche alle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (48%) e al capitale umano, attraverso assunzioni, incentivi e sistemi di premialità (44%).
“Lo scenario geopolitico attuale richiede alle aziende interventi ad ampio spettro: investimenti, tecnologia, ricerca e sviluppo, sostenibilità, supply chain e approvvigionamento sono i temi chiave emersi dall’indagine EY-SWG“, ha dichiarato Massimo Meloni, EY Italy Private Leader e Italy Audit & Assurance Market Leader. Meloni ha evidenziato inoltre come il 56% delle imprese abbia già avviato progetti legati all’intelligenza artificiale. Di queste, più della metà ne valuta positivamente l’impatto, mentre la parte restante non è ancora in grado di trarne benefici tangibili, probabilmente a causa della fase iniziale delle implementazioni.
Altro nodo cruciale è rappresentato dai dazi imposti dagli Stati Uniti: sempre secondo la ricerca, il 56% degli imprenditori italiani ritiene che tali misure avranno un impatto negativo sul proprio business, costringendo a rivedere la strategia aziendale e la gestione dei rapporti con il mercato statunitense. Per Meloni, questi risultati mettono in evidenza quanto sia ormai indispensabile adottare un approccio strategico, flessibile e lungimirante, capace di affrontare le sfide globali senza rinunciare alla spinta verso l’innovazione.
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