6 Giugno 2025
Le imprese italiane non si fermano: il 96% investirà in innovazione e sostenibilità


Nonostante uno scenario geopolitico ed economico complesso, le imprese italiane continuano a dimostrarsi resilienti e orientate al futuro. È quanto emerge dall’indagine condotta da EY Private, in collaborazione con SWG, presentata in occasione della 28ª edizione del Premio “L’Imprenditore dell’Anno”. Secondo i dati raccolti, ben il 96% degli imprenditori italiani prevede di investire nel prossimo biennio, puntando con decisione su innovazione e sostenibilità, elementi ormai ritenuti centrali per rafforzare competitività e capacità di adattamento.

Tuttavia, la fiducia non nasconde le preoccupazioni legate al contesto attuale: il 44% delle imprese valuta negativamente la situazione economica globale e nazionale, segnalando un quadro in cui l’incertezza resta elevata. Nonostante ciò, quasi il 68% degli imprenditori continua a credere nella capacità delle aziende italiane di generare innovazione, confermando una visione positiva sul potenziale del tessuto produttivo nazionale.

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Entrando nel dettaglio degli investimenti pianificati, al primo posto si collocano la ricerca e sviluppo (60%), seguita dal rinnovo dei macchinari e delle tecnologie di produzione (58%) e dagli interventi per la sostenibilità ambientale, economica e sociale (56%). Grande attenzione anche alle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (48%) e al capitale umano, attraverso assunzioni, incentivi e sistemi di premialità (44%).

Lo scenario geopolitico attuale richiede alle aziende interventi ad ampio spettro: investimenti, tecnologia, ricerca e sviluppo, sostenibilità, supply chain e approvvigionamento sono i temi chiave emersi dall’indagine EY-SWG“, ha dichiarato Massimo Meloni, EY Italy Private Leader e Italy Audit & Assurance Market Leader. Meloni ha evidenziato inoltre come il 56% delle imprese abbia già avviato progetti legati all’intelligenza artificiale. Di queste, più della metà ne valuta positivamente l’impatto, mentre la parte restante non è ancora in grado di trarne benefici tangibili, probabilmente a causa della fase iniziale delle implementazioni.

Altro nodo cruciale è rappresentato dai dazi imposti dagli Stati Uniti: sempre secondo la ricerca, il 56% degli imprenditori italiani ritiene che tali misure avranno un impatto negativo sul proprio business, costringendo a rivedere la strategia aziendale e la gestione dei rapporti con il mercato statunitense. Per Meloni, questi risultati mettono in evidenza quanto sia ormai indispensabile adottare un approccio strategico, flessibile e lungimirante, capace di affrontare le sfide globali senza rinunciare alla spinta verso l’innovazione.

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