
Il via libera dopo una discussione fiume di due giorni: la riforma abitare 2025 alla fine passa con 20 sì, soli 4 no e 9 astensioni; è la prima legge importante, di fatto, approvata sotto questa giunta, e ne sono stati preservati tutti i punti fondamentali, esulta la maggioranza. Obiettivo, ambizioso, dichiarato: sgonfiare la bolla immobiliare e offrire più alloggi ai residenti.
Che per l’acquisto della prima casa potranno ottenere contributi fino a 120mila euro: per raggiungere la cifra, certo, bisognerà cumulare i sussidi per l’edilizia agevolata, quelli del nuovo modello risparmio casa, un mutuo a tasso agevolato, ma le procedure promettono di essere più snelle. E sono state allargate anche le fasce di reddito per ottenere i bonus.
Il punto più discusso resta quello sulle nuove cubature, che andranno destinate tutte all’edilizia convenzionata, anche resta la possibilità per i comuni di lasciare fino al 16 per cento al libero mercato. Un limite così rigido, secondo molti potrebbe disincentivare i privati a costruire e portare quindi a un’ulteriore carenza di alloggi.
Tra i tanti punti, anche una stretta sugli affitti brevi per i turisti: per offrirli bisognerà registrarsi in camera di commercio. L’attività dovrà essere svolta nello stesso edificio in cui risiede l’esercente, o in cui ha registrato la sua sede legale.
Nel servizio l’intervista al presidente del consorzio dei comuni della provincia di Bolzano, Andreas Schatzer
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