7 Giugno 2025
le novità del decreto di riforma delle agevolazioni fiscali


Un passo importante per il cinema italiano.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Nella giornata di ieri, il ministro della cultura Alessandro Giuli, la sottosegretaria Lucia Borgonzoni e il direttore generale Cinema e audiovisivo Nicola Borrelli hanno ricevuto in delegazione alcuni esponenti del mondo del cinema (tra i quali Claudio Santamaria, Giuseppe Fiorello e Andrea Occhipinti) a cui hanno illustrato i contenuti del decreto interministeriale di riforma delle agevolazioni fiscali a favore dell’industria cinematografica che ha l’obiettivo di frenare la crisi del cinema italiano. Il provvedimento modifica i criteri di assegnazione e riconoscimento del tax credit per le aziende cinematografiche e dell’audiovisivo, correggendo alcune distorsioni e inserendo maggiore equità, efficienza ed efficacia nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Di seguito potete scoprire tutte le novità.

Il decreto per le agevolazioni fiscali, che cosa contiene?

Il provvedimento rimodula i requisiti da soddisfare per la richiesta del credito di imposta e introduce due nuovi obblighi per chi beneficia di questa misura fiscale: la trasparenza delle spese di produzione e il reinvestimento, entro cinque anni, da parte del produttore di una quota dei proventi dell’opera che ha beneficiato degli sgravi fiscali nello sviluppo, nella produzione o nella distribuzione – in Italia o all’estero – di una o più opere considerate difficili (documentari, cortometraggi, opere prime o seconde, opere di giovani autori, etc.). Il decreto, inoltre, modifica i requisiti di circuitazione per accedere ai contributi selettivi e introduce la sanzione dell’esclusione per cinque anni dal tax credit per i beneficiari colpevoli di dichiarazioni mendaci, omessa documentazione o falsa documentazione o inadempienti riguardo l’obbligo di reinvestimento in opere difficili.

La delegazione presente, preso atto con soddisfazione delle nuove misure, ha avanzato alcune proposte: continuare i tavoli tecnici per introdurre sia i controlli di qualità che permettano di evitare utilizzi incoerenti del credito fiscale sia massimali che limitino la possibilità di accumulo eccessivo del credito in singole imprese o gruppi di imprese; vigilare sull’effettivo assolvimento degli obblighi di investimento per televisioni e piattaforme e delle sotto-quote cinema, come strumento di sostegno al cinema che non incide sulla finanza pubblica; recupero anno contributivo 2024 e 2025 e un bonus una tantum per le lavoratrici e i lavoratori; costituzione di un osservatorio permanente sul settore per tracciare i reali numeri dell’indotto; costituzione di un welfare permanente e con criteri di accesso democratici per i lavoratori e le lavoratrici del settore; abbassamento dei giorni per il raggiungimento dell’anno contributivo ai fini pensionistici.

Leggi anche Crisi del cinema italiano: riparte il dialogo con il Ministro della Cultura Alessandro Giuli

Conto e carta

difficile da pignorare

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.