
“Rappresentiamo un unicum per la Regione, ma contro questo parere vincolante, si è opposto il Comune”.
E’ la battaglia, l’ennesima, che i proprietari di villa Pugliatti stanno combattendo da ormai un anno a questa parte, per poter continuare ad esistere e non scomparire in favore della piastra logistica di Tremestieri. Non è la prima sfida che il fondo si trova ad affrontare nella sua storia.
“Quarant’anni fa, mio padre combatté contro la volontà di far sorgere qui il centro annonario – spiega il dottor Pietro Pugliatti, uno dei proprietari dell’area – Qualche anno fa abbiamo lottato contro il deposito di gas che si voleva installare qua”.
La narrazione di questa immensa vastità di ettari, si lega in maniera inscindibile a quella della storica fabbrica Sanderson, che sorgeva a pochi metri di distanza. “L’economia di questo territorio viveva principalmente di agrumeti, nella loro lavorazione e poi nella produzione di essenze”.
Passato, presente e futuro, sono tutti questi i temi racchiusi nel convegno intitolato “L’ultimo agrumeto”, voluto fortemente dagli attivisti del “Comitato Ex Sanderson in sinergia con i proprietari del fondo, che ha visto gli interventi di docenti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dell’Università di Messina, dell’Università di Catania e rappresentanti della Fondazione MeSSInA, per rendere la cittadinanza consapevole di ciò che il proprio territorio offre, di come sia stato sfruttato nel passato, non solo per preservarne la memoria, ma per guardarne al futuro.
Il tutto in un’ottica green e di consegnare spazi verdi e di aggregazione alla cittadinanza.
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