
(AGENPARL) – Roma, 10 Giugno 2025
(AGENPARL) – Tue 10 June 2025 Ancona, 10 giugno 2025
Comunicato stampa
Presentato il rapporto 2024 sull’industria marchigiana di Confindustria Marche e Intesa Sanpaolo
Focus su competitività e attrattività delle Marche, elementi chiave per la crescita
Il 2024 è stato caratterizzato da una flessione dell’attività industriale marchigiana nell’ordine del 2,6% (Italia -2,7%), appena migliore del 2023, anche se ancora in territorio negativo. In moderata flessione l’attività commerciale dell’industria marchigiana
È in estrema sintesi quanto rilevato dal Rapporto annuale sull’economia marchigiana, promosso come ogni anno da Confindustria Marche ed Intesa Sanpaolo e presentato nel pomeriggio di martedì 10 giugno alla sede Confindustria di via Bianchi ad Ancona. L’iniziativa è un’occasione preziosa di confronto e approfondimento, insieme ad ospiti autorevoli e rappresentanti delle istituzioni, per analizzare la condizione delle imprese, gli scenari e le prospettive future.
L’industria manifatturiera marchigiana evidenzia dinamiche differenziate, registrano performance positive l’alimentare (3,4%) e alcuni comparti della chimica-farmaceutica e dei mezzi di trasporto. In calo la Meccanica (-1,1%), i Minerali non metalliferi e il Legno e Mobile (-3,6%); in flessione più evidente la Gomma e Plastica (-4,7%), il Tessile e Abbigliamento (-6,3%) e le Calzature (-13,6%).
Nel 2024 le vendite sul mercato hanno sperimentato una flessione del -3,4% rispetto al 2023. I cali più evidenti hanno interessato il Tessile Abbigliamento (-13,1%), le Calzature (-15,6%), il Legno e Mobile (-9,8%).A livello lavorativo, emergono dati positivi in termini di occupazione e investimenti. Nelle Marche gli occupati aumentano da 641mila a 644mila. Tra i lavoratori dipendenti si osserva una flessione nei servizi ed una crescita nell’industria. Stabile il tasso occupazione al 67,2%, cresce quello giovanile con andamento opposto al nazionale. Il tasso di disoccupazione nelle Marche registra una lieve diminuzione, 5,1. Nel 2024 la spesa per investimenti delle imprese marchigiane ha evidenziato un aumento contenuto. Dopo l’introduzione dei lavori, affidata al presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali ed alla direttrice regionale Emilia Romana e Marche di Intesa Sanpaolo, Alessandra Florio, il pomeriggio ha affrontato il tema chiave dell’attrattività della regione. Per un breve saluto è intervenuto Nicola Piepoli, titolare dell’omonimo Istituto di ricerche di mercato e sondaggi. Giovanni Foresti, responsabile Regional Research Department Intesa Sanpaolo, ha approfondito la competitività regionale e le prospettive economiche dell’Italia e delle Marche. Il prof. Marco Cucculelli, docente di politica industriale all’Università Politecnica delle Marche, ha illustrato il Rapporto 2024, il cui focus è stato dedicato proprio all’attrattività. Dopo le due relazioni è intervenuto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.A seguire la tavola rotonda sull’attrazione degli investimenti: relatori Stefania Bergamaschi, direttrice commerciale imprese di Intesa Sanpaolo per Emilia Romagna e Marche; Marco Marcatili, direttore sviluppo Nomisma, Paolo Pescetto, presidente e fondatore di RedFish LongTerm Capital; Matteo Trombetta Cappellani, presidente e Ad Metalcoat Spa. Le conclusioni sono state affidate a Marco Nocivelli, vicepresidente di Confindustria per le politiche industriali e il Made in Italy. Ha coordinato i lavori il direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi.
“La presentazione del Rapporto sull’industria marchigiana rappresenta un momento di riflessione su alcuni temi strategici – ha osservato il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali –Quest’anno abbiamo inteso focalizzare l’attenzione in particolare su due aspetti: competitività ed attrattività, già al centro del nostro documento strategico di metà legislatura. Riteniamo che la partita cruciale, per le imprese e per le Marche, si giochi sulla capacità del nostro territorio di diventare sempre più appetibile per fare impresa, attirare talenti, stimolare la crescita delle aziende, sia a livello dimensionale che nell’innovazione e ricerca. Servono investimenti nelle infrastrutture, un cambio di marcia sulle semplificazioni, una pubblica amministrazione più tempestiva. Un Piano industriale straordinario a livello europeo, nazionale e regionale. In questo senso, auspichiamo una rapida approvazione del testo unico regionale per l’industria. Le aziende marchigiane hanno dimostrato capacità di progettazione per nuovi investimenti, per innovazione, ricerca, internazionalizzazione”.
Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo, commenta: “La diversificazione produttiva regionale, il tessuto economico con la massiccia presenza di piccole e medie imprese, distretti industriali e filiere di prossimità continuano a rappresentare un punto di forza per la competitività delle Marche. In questa fase è cruciale sostenere gli investimenti delle imprese, soprattutto in innovazione, internazionalizzazione, transizione digitale e ambientale, per affrontare le sfide del contesto internazionale. Nel 2024 nella nostra Direzione Regionale abbiamo erogato alle imprese marchigiane nuovo credito a medio lungo termine per oltre 700 milioni di euro, e 250 milioni di euro solo nel primo trimestre di quest’anno. Il nostro Gruppo è impegnato a favorirne la crescita con tutte le leve a sua disposizione, anche attraverso accordi strategici con le realtà associative e servizi di supporto e accompagnamento all’estero, per essere al fianco delle nostre imprese nell’ampliamento dei mercati esteri di riferimento e nella ricerca di nuove opportunità”.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, parla di “Marche che stanno dimostrando la capacità di reagire. Nell’agglomerato del centro Italia, siamo la regione che cresce di più nel Pil nel quinquennio 2020-24. Certo, ci sono problemi, ma il nostro tessuto produttivo sta mettendo in campo delle reazioni. Ricordo che siamo primi per pagamenti dei Fondi sociali europei e terzi per impegno di spesa dei fondi Fesr, sono investimenti che produrranno effetti tendenzialmente nel futuro. La capacità di reazione delle Marche è evidenziata anche dai buoni dati sull’occupazione. Istituzioni e corpi intermedi stanno dimostrando capacità di riassetto, le università stanno contribuendo in modo significativo. Ritengo importante anche l’impatto del turismo. L’aeroporto è il principale generatore di connessioni, di opportunità di sviluppo e di crescita dei collegamenti. Altro aspetto decisivo riguarda le infrastrutture viarie, in particolare i collegamenti est- ovest, come la Fano-Grosseto. La ricostruzione post sisma ha avuto un impatto positivo, il più grande cantiere d’Europa sta procedendo spedito. Le Marche stanno dimostrando resilienza e reazione a tanti eventi avversi cheb hanno caratterizzato l’ultimo decennio”.
Chiusura del pomeriggio con il vicepresidente di Confindustria per le politiche industriali e il Made in Italy, Marco Nocivelli: “Analizzare i dati dell’economia è un momento importante per fotografare lo stato di salute delle imprese. Siamo di fronte ad un tempo complesso e come ha evidenziato il nostro presidente nazionale Orsili, dobbiamo porci obiettivi ambiziosi e puntare ad un grande rilancio del sistema industriale. Sappiamo che giocheranno un ruolo determinante la tecnologia e l’innovazione digitale, in questo senso il sistema confindustriale mette a disposizione i digital innovation hub, uno strumento forse ancora poco conosciuto, ma che può fornire alle imprese uno strumento prezioso per la competitività”.
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