
PIOMBINO (Livorno)Accordo di Programma per la nuova acciaieria Metinvest-Danieli: un investimento da due miliardi e mezzo di euro, probabilmente il più grande cantiere in Toscana. Si cominciano a conoscere i dettagli del piano, che è stato illustrato nella sala consiliare del Comune a Piombino con la partecipazione del dirigente Marco Calabrò per il Ministero delle Imprese, rappresentanti dell’Autorità Portuale, tra cui Roberta Macii, il sindaco Francesco Ferrari, rappresentanti del Ministero delle Imprese, tra cui Chiara Cherubini, Luca Villa ad di Metinvest Adria. Presenti anche le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm, sia a livello territoriale che nazionale. La firma dell’Accordo di Programma è prevista entro il 10 luglio in occasione della Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina che si terrà a Roma. L’accordo nasce da una lunga fase preparatoria, preceduta da un’intesa privatistica tra Metinvest e i soggetti gestori delle aree industriali in concessione da parte del Demanio. Di carne al fuoco ce n’è parecchia: oltre all’investimento di Metinvest c’è anche un contributo statale di 324 milioni, la nomina di un commissario per l’opera e tutte le norme per le aree demaniali e portuali. Tra i contenuti principali: riconoscimento del carattere di interesse pubblico dell’investimento; concessioni di aree terrestri e marittime; piano industriale, con un impianto destinato a produrre fino a 2,7 milioni di tonnellate annue di coils, con tecnologie green, investimento complessivo di 2,5 miliardi di euro, con uno stanziamento di 324 milioni pubblici, già supervisionato da Invitalia; interventi ambientali ed energetici, le risorse e soluzione per il riassetto del porto; accordi di lungo termine per l’approvvigionamento energetico; definizione della governance dell’accordo, con disponibilità della Regione al cofinanziamento di corsi di formazione per la qualificazione dei lavoratori; nomina di un soggetto commissario speciale; introduzione di clausole stringenti in caso di inadempimenti, con effetti automatici sull’efficacia dell’accordo.
I sindacati, dal canto loro, hanno ribadito la necessità di salvaguardare tutti i lavoratori attualmente in cassa integrazione con Jsw. L’incontro ci sarà il 19 giugno. Perché vecchia acciaieria e nuova fabbrica devono rappresentare una stessa realtà occupazionale. Ora ci si aspetta un piano anche da parte Jsw. “In assenza di notizie chiare da parte dell’accordo di programma Jsw e il revamping del treno rotaie, sono da individuare soluzioni per tutti gli oltre 1300 dipendenti di Jindal steel Italy”.
Maila Papi
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