14 Giugno 2025
Identità digitale intelligente: ecco il valore del futuro oltre i denaro


Per secoli, il valore è stato ancorato a ciò che si poteva toccare: oggetti fisici, metalli preziosi, merci da scambiare. Poi si è trasformato in un numero su un saldo bancario, infine in un’informazione digitale che circola tra piattaforme, dispositivi e algoritmi. Il prossimo salto non sarà solo tecnologico, ma identitario.

Si parla sempre più spesso di Identity is the new money, come osserva David Birch. Ma forse è il momento di fare un passo ulteriore: immaginare l’identità come qualcosa di ancora più profondo — un’estensione intelligente e consapevole della persona.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Come l’identità digitale intelligente trasforma il riconoscimento in valore

Nelle nuove architetture digitali, l’identità non è più soltanto una credenziale: incorpora comportamenti, preferenze, relazioni, cronologie d’uso e livelli di rischio. Già oggi è molto più di un semplice badge. Accedere a LinkedIn e chiedere un contatto, oppure regalare un buono di acquisto tramite Amazon, sono esempi che dimostrano come le nostre identità digitali siano strumenti di relazione e scambio di valore.

I wallet digitali, come l’EUDI Wallet promosso dall’Unione Europea, custodiscono credenziali personali verificabili e consentono di rivelare solo le informazioni strettamente necessarie grazie all’uso delle Zero Knowledge Proof (ZKP).

Per esempio, per acquistare un prodotto riservato ai maggiorenni, non occorre condividere la data di nascita: il wallet certifica soltanto il requisito richiesto.

Anche per accedere a un finanziamento, non sarà più necessario esibire una busta paga: sarà sufficiente dimostrare, tramite verifica selettiva, l’idoneità.

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

L’identità digitale intelligente come sistema cognitivo consapevole

Un’identità digitale intelligente è un’identità che percepisce, apprende, si adatta. Questo è quello che viene definito come self-aware identity.

Un wallet avanzato può, per esempio, segnalare in tempo reale un comportamento sospetto: un invio non intenzionale di dati sensibili, una connessione non sicura, un’anomalia nel contesto.

Questo intreccio tra interiorità e percezione esterna è stato descritto da autori come Antonio Damasio, Shaun Gallagher e Andy Clark come una dinamica cognitiva. Analogamente, la self-aware identity si sviluppa su due assi:

  • Uno interno, con l’analisi di abitudini e preferenze.
  • L’altro esterno, con la valutazione del contesto, della reputazione e del rischio.

Immaginiamo un’app di wealth management che, riconoscendo i nostri pattern di spesa, suggerisca asset personalizzati per ottimizzare il risparmio. L’identità consapevole è tutto questo: un’entità dinamica, relazionale, attiva.

Identità e valore: un nuovo asse fiduciario

In una società in cui la reputazione vale più del possesso, il capitale è sempre più associato all’identità. La possibilità di accedere a una carta prepagata o ottenere un prestito non dipende solo da parametri tecnici, ma dalla fiducia che l’identità riesce a ispirare.

La reputazione è già calcolata nei sistemi bancari. Recensioni su piattaforme come TheFork o Google influenzano le scelte. E anche nel fintech si sperimentano approcci analoghi.

Quando Revolut è entrata nel mercato della telefonia mobile, non lo ha fatto solo per diversificare il business. Intorno a questa scelta è possibile costruire un ecosistema integrato, in cui la coerenza tra SIM, comportamenti e accessi bancari diventa fattore di sicurezza. Se durante un viaggio qualcuno tentasse di accedere al nostro conto usando le nostre credenziali, da una posizione completamente diversa, l’anomalia sarebbe rilevata. Ciò comporterebbe un aumento dei criteri di autenticazione. Anche servizi come i pagamenti peer-to-peer potrebbero beneficiarne, risultando più semplici e sicuri tra utenti appartenenti alla stessa rete.

Se il valore nasce dalla fiducia, la fiducia ha bisogno di contesti giusti. È qui che emergono le fragilità del sistema identitario digitale.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Sfide e responsabilità dell’identità che agisce

Un’identità che agisce deve anche farlo con responsabilità. La diffusione di modelli intelligenti richiede una nuova cultura della prossimità digitale.

In Europa, permane una certa diffidenza verso la condivisione di dati sensibili, a differenza di quanto avviene in India, dove l’identificazione biometrica è ampiamente diffusa anche nei pagamenti.

Occorre quindi educare e rendere questi strumenti accessibili per:

  • Consentire la delega dell’identità digitale a un familiare per svolgere pratiche in modo tracciabile e temporaneo.
  • Favorire la diffusione di wallet con ZKP integrati per garantire selettività e rispetto della privacy.
  • Sostenere una cultura attenta alla fragilità digitale, riconoscendola come tema di inclusione e sostenibilità.
  • Garantire la molteplicità identitaria, un’identità troppo “coerente” e standardizzata rischia di appiattire la varietà dei criteri di riconoscimento, rendendosi potenzialmente opprimente.

Serve una rete di competenze diffusa, fatta anche di prossimità tra generazioni e contesti. La cultura digitale si trasmette per osmosi, non solo per obbligo.

Il valore del futuro non è denaro ma connessioni e reputazione

Nel suo libro I furiosi anni Venti, Alec Ross racconta come, in Danimarca, durante la pandemia, fu introdotto un patto sociale: lo Stato avrebbe coperto parte degli stipendi delle aziende che si impegnavano a non licenziare. Il valore stava nella relazione fiduciaria, non nella transazione.

Nel futuro, identità digitali consapevoli potranno estendere questo principio e abilitare nuove forme di valore, ad esempio:

  • Comprendendo comportamenti virtuosi, come il risparmio energetico, premiandoli quando possibile.
  • Proteggendo gli utenti più fragili, segnalando movimenti finanziari anomali o più frequenti del previsto.
  • Valorizzando le connessioni fiduciarie, dove una credenziale diventa rilevante non solo in base a chi l’ha emessa o al contesto in cui è stata usata, ma anche in base al numero e alla qualità delle conferme ricevute.

Il valore del futuro non sarà più solo denaro. Sarà reputazione e fiducia. Capacità di essere riconosciuti. E messi in condizione di agire.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

La self-aware identity non è soltanto il futuro dell’identità. È il nuovo linguaggio del valore.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!