
I contributi sono quelli previsti dalla legge che permette alle Autorità di Sistema portuale di riconoscere in favore di imprese autorizzate ai sensi della legge un contributo, pari a euro 90 per ogni turno lavorativo prestato in meno rispetto al corrispondente mese dell’anno 2019, riconducibile alle mutate condizioni economiche degli scali del sistema portuale italiano conseguenti all’emergenza da COVID-19.
Il periodo difficile aveva infatti decidere il Governo di ristorare i porti italiani assicurando una quota ai lavoratori meno richiesti per le attività.
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