14 Giugno 2025
Toni Ciolfi (Open Rating): “Migliorando il Rating aumentiamo la finanziabilità delle Imprese” – PLTV.it


Le imprese vengono valutate dal sistema bancario secondo una metrica sconosciuta agli imprenditori e ai loro consulenti, Open Rating nasce per cambiare questo approccio: in pochi minuti offriamo un’analisi oggettiva del merito creditizio. Aprendo il rating di credito e analizzando le singole componenti che lo determinano evidenziamo tutti gli indicatori e le azioni concrete per migliorarlo“.

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Così Toni Ciolfi, managing partner di Open Rating, ai microfoni dell’editor in chief di PLTV.it Giuseppe Gaetano, a margine del Leadership Forum PMI di EMFgroup a Roma. “È un servizio interamente digitale e in tempo reale, ma con un cuore e un approccio consulenziale – spiega –. Diamo potere alle imprese, le aiutiamo a diventare protagoniste del proprio rapporto con le banche, mettendole in condizione di conoscere le regole del gioco e di prepararsi: come come si fa in qualsiasi sport prima di partecipare ad una gara, ci si allena! Noi alleniamo le aziende a superare la loro gara: ottenere il finanziamento desiderato“.

Open Rating è un alleato strategico anche per le società di mediazione, con una premessa: “Nel settore dei mutui e della CQS l’assessment di merito è alquanto semplificato e i tassi di conversione tra numero di pratiche accettate e presentate è tra il 50 e il 70% – ragiona Ciolfi –. Nel credito corporate il rapporto è del 5%, occorre quindi analizzare 20 pratiche prima di trovarne una finanziabile“. In questo modo tutta la filiera ha un problema di bassa efficienza e forti costi in rapporto ai ricavi, “perché il mondo del credito ragiona in termini transazionali: cliente finanziabile e quindi buono, cliente non finanziabile e quindi non buono, da accantonare. Noi cambiamo la prospettiva: il cliente buono diventa pronto e il cliente non buono diventa non pronto, e quindi da preparare“. Non è un ostacolo ma, al contrario, un’opportunità di business: “Consentiamo al mediatore di non scartare la clientela ‘non buona’ – continua Ciolfi – ma di inserirla in un percorso strutturato di miglioramento che, dopo 6 o 12 mesi, la porta a ottenere il prestito“.

Da ultimo, il manager menziona “il prodotto per i lender quali challenger bank o 106, che prevede clonazione e customizzazione della piattaforma per le loro esigenze: mettiamo a loro disposizione la piattaforma in white label e la nostra tecnologia, per un servizio totalmente custom che consente un efficientamento dei processi di istruttoria e la possibilità di ottenere ricavi accessori“.

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