14 Giugno 2025
Albano (Mef): “Stabilità e credibilità: l’Italia torna ad attrarre i mercati”


in foto Lucia Albano

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

“Oggi l’Italia è percepita in modo molto diverso rispetto al passato dai mercati internazionali, grazie alla stabilità del governo che ha avuto effetti positivi in termini di fiducia, investimenti e credibilità. Ne è prova il fatto che lo spread è sceso da 233 punti base a meno di 90, con previsioni che lo stimano intorno ai 70-75 punti. Tutto questo dimostra quanto il nostro Paese sia ormai considerato un partner affidabile.



Al Ministero dell’Economia e delle Finanze ho istituito una cabina di regia per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, con l’obiettivo di superare la frammentazione gestionale e garantire una governance unitaria. Questo patrimonio, tra i più rilevanti a livello europeo, rappresenta una risorsa strategica per lo sviluppo del Paese.

In quest’ottica, è necessario procedere a una revisione normativa che valorizzi il settore dell’abitare e promuova strumenti come il social housing, il silver housing e gli studentati. L’obiettivo è fare del patrimonio pubblico una vera leva economica per il futuro”. Lo ha dichiarato Lucia Albano, sottosegretario del Mef, nel corso della tavola rotonda “Economia nazionale, impresa e industria” che si è svolta nell’ambito dell’evento “Italia 2035, strategie per un futuro di crescita e stabilità”, promosso da Forbes Italia, che si è svolto a Roma nella sala Trilussa della Cassa di previdenza dei Geometri, presieduta da Diego Buono.

“Molte delle previsioni contenute nella Legge Delega 111/2023 – ha sottolineato Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze – sono già state attuate attraverso sedici decreti legislativi (pubblicati in Gazzetta Ufficiale) e quattro testi unici. Tra le disposizioni più rilevanti spiccano quelle dedicate all’economia nazionale e al tessuto imprenditoriale. In un momento particolarmente delicato come quello attuale, l’introduzione di norme fiscali orientate a venire incontro alle esigenze di cittadini, famiglie e imprese genera senza dubbio un effetto positivo sulla crescita economica, sul PIL e sull’intero Sistema Paese. Per le imprese sono state adottate misure di semplificazione che coinvolgono anche i lavoratori autonomi: oggi è possibile confrontarsi ex ante con l’amministrazione finanziaria ed evitare l’avvio di procedimenti accertativi che sfociano in contenziosi. In particolare, lo Statuto del contribuente è stato potenziato con l’introduzione di un contraddittorio preventivo: quando l’amministrazione intende muovere contestazioni, deve prima trasmettere uno schema di contestazione (e non un atto di accertamento), consentendo così a contribuenti e professionisti di avviare un dialogo costruttivo”.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Di incentivi e sostegni alle imprese italiane ha parlato Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero per le imprese e il made in Italy: “Il nuovo ‘Codice degli Incentivi’, una misura attesa da anni, ha già ricevuto il parere della Ragioneria Generale dello Stato ed è al vaglio della Conferenza delle Regioni e, a brevissimo, sarà operativo. In Italia esistono circa 2.000 incentivi: un terzo è di competenza statale, mentre i due terzi sono regionali. Si tratta di una vera e propria giungla normativa, che il Codice intende semplificare sia nel numero sia nella struttura, puntando a razionalizzare l’intero sistema.

Attraverso un’attenta attività di monitoraggio condotta presso il Ministero, l’obiettivo è quello di orientare gli incentivi verso ambiti strategici come la transizione digitale, quella ecologica, ma anche l’innovazione e la ricerca e sviluppo. Tra le misure più rilevanti attualmente attive presso il nostro dicastero c’è ‘Transizione 5.0’, che insieme a ‘Industria 4.0’ mobilita risorse per circa 13 miliardi di euro. I dati, nonostante una partenza inizialmente complessa, sono positivi. Le difficoltà derivano soprattutto dalle stringenti indicazioni fornite dall’Unione Europea in merito alla certificazione ex ante ed ex post per il calcolo e la riduzione dei consumi, che hanno inevitabilmente reso più articolata l’attuazione della misura”.

Sviluppo tecnologico sono le parole d’ordine per Loretana Cortis, direttore affari istituzionali Italia, executive vicepresidente Fincantieri: “Noi sviluppiamo una serie di attività strettamente integrate con le più avanzate tecnologie, valorizzando al tempo stesso la nostra filiera: ci poniamo infatti come elemento di transizione e di supporto per le imprese partner, accompagnandole nell’ambito delle nostre produzioni. La parola d’ordine è ‘tecnologia’: grazie alle competenze distintive che ci appartengono fin dal dna aziendale, collaboriamo quotidianamente con piccole e medie imprese e con artigiani, insieme ai nostri dipendenti, per rendere Fincantieri sempre più grande. È inoltre fondamentale investire nella formazione: introdurre strumenti di alta tecnologia — dalla robotica all’automazione — non solo semplifica le attività più gravose, ma apre nuove prospettive, conferendo maggiore dignità a un lavoro operaio sempre più qualificato”. Pmi al centro per Alessandro Profumo (ex ad di Unicredit), imprenditore: “Le piccole e medie imprese sono l’asse portante dell’economia italiana, quindi, bisogna avere un forte focus su di loro. In linea di massima le politiche europee tengono conto delle piccole e medie imprese ovviamente hanno più difficoltà ad accedere rispetto alle grandi ma sono convinto che debbano svolgere un ruolo fondamentale per trascinare tutta la filiera. Ci deve essere un impegno da parte delle grandi imprese che beneficiano di politiche europee a trascinare con sé tutto il tessuto industriale italiano”.



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