Incentivi fiscali reti di imprese dal 2026: come funzionano

A partire dal 2026, le imprese italiane che scelgono di collaborare potranno beneficiare di nuovi incentivi fiscali per le reti di imprese.

La misura è uno degli strumenti previsti dal DDL Piccole e Medie Imprese, che ha l’obiettivo di stimolare la cooperazione tra imprese, favorendo investimenti condivisi e strategie comuni di crescita.

Vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta e come funziona.

COME FUNZIONANO I NUOVI INCENTIVI FISCALI PER LE RETI DI IMPRESE

Tra il pacchetto di interventi mirati al rafforzamento del tessuto produttivo italiano, il DDL Piccole e Medie Imprese ha previsto nuovi incentivi fiscali per le reti di impresa.

Per “rete di impresa” si intende un modello di business basato su forme di collaborazione tra due o più aziende che decidono di unire le forze per raggiungere obiettivi comuni, senza però perdere la propria autonomia giuridica e organizzativa. Le imprese che aderiscono a una rete stipulano un “contratto di rete”, ovvero un accordo in cui definiscono gli obiettivi condivisi, le attività da svolgere in comune e le modalità di collaborazione, nonché l’eventuale creazione di un fondo patrimoniale comune.

Ebbene, in questi casi il DDL prevede che gli utili accantonati da queste imprese in una riserva patrimoniale comune, destinata a finanziare progetti condivisi previsti nel programma di rete non sono soggetti a tassazione, a condizione che:

• siano versati in una riserva specifica vincolata;

• vengano utilizzati esclusivamente per gli investimenti previsti dal contratto di rete;

• l’investimento venga completato nei tempi stabiliti.

Questa esenzione fiscale è però temporanea, applicabile dal 2026 al 2028, con un tetto massimo di 1 milione di euro per impresa, per ciascun anno.

A CHI SI RIVOLGE LA MISURA E QUANDO PARTE

La misura è rivolta a tutte le imprese che aderiscono a una rete d’impresa formalmente costituita, ma punta in modo particolare a stimolare la collaborazione tra PMI, spesso penalizzate da dimensioni ridotte e limiti nell’accesso al credito o a mercati più ampi.

La misura sarà operativa a partire dal 2026 ed è subordinata all’approvazione del DDL Piccole e Medie Imprese, con il quale il Parlamento ha stanziato 15 milioni di euro all’anno, per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029, per coprire l’effetto fiscale della misura. Nonostante le agevolazioni partano già nel 2026, i fondi pubblici saranno a regime a partire dal secondo anno di applicazione.

GUIDA AL DDL PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Mettiamo a vostra disposizione la guida al DDL Piccole e Medie Imprese per approfondire quali altri aiuti e strumenti sono previsti per chi fa impresa, per aumentare la competitività delle settore produttivo su tutto il territorio nazionale.

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