17 Giugno 2025
Intelligenza artificiale, fino in Africa col Piano Mattei. Ecco l’IA Hub


Il Piano Mattei non intende tralasciare il tema dell’innovazione tecnologica. Oggi, nella sede dell’Associazione Stampa Estera a Palazzo Grazioli, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha presentato l’iniziativa IA Hub per lo Sviluppo Sostenibile, un piano volto al potenziamento delle capacità digitali in 14 Paesi parte del Piano Mattei: Algeria, Angola, Congo Brazzaville, Costa D’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Mauritania, Marocco, Mozambico, Senegal, Tanzania, Tunisia. Lo scopo sarà lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nell’ecosistema produttivo africano.

Forti le motivazioni
Il progetto è promosso nel contesto della Presidenza italiana del G7 dal Mimit e dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) ed è certamente ambizioso, viste le necessità primarie del continente africano, ancora in larga parte da soddisfare, e considerando che l’Africa ha oggi accesso a meno del 2% dei data center disponibili. Ma il governo italiano è convinto, l’IA Hub va fatto perché l’Africa è il futuro, diverrà con tutta probabilità il continente più popoloso al mondo e, chi in Africa fa ricerca e impresa, ha bisogno che il divario informatico venga colmato.

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Il 20 giugno – ha spiegato Urso – vi sarà un altro incontro per diffondere i dettagli tecnici dell’azione e delle tecnologie che verranno usate. In sostanza l’evento di lancio ufficiale, nella sede dell’UNDP di Roma.

Già alto l’interesse
L’IA Hub for developement si avvarrà soprattutto del contributo dei privati, con apertura alla collaborazione di governi, istituzioni pubbliche e finanziarie. Ad oggi ci sono già 35 manifestazioni d’interesse da parte del settore privato. Entro il 2028 si mira a favorire 10 investimenti esterni in filiere IA, sostenere fino a 500.000 start-up africane e stabilire 30-50 partenariati di settore privato ad alto impatto

I 4 pilastri
L’iniziativa italiana può essere suddivisa in 4 principali elementi: innanzi tutto la Piattaforma AI Hub, caratterizzato da un AI Chatbot Coach e un sistema di matchmaking di risorse e facilitazione delle partership; una Coalizione Africa Green Compute, piattaforma multistakeholder, per incrementare l’accesso a infrastrutture di calcolo efficienti da un punto di vista energetico; il Programma Compute Accelerator, che affronta la carenza di accesso al calcolo a costi sostenibili per le imprese africane di IA; il Programma AI Infrastructure Builder, che sostiene 3-5 costruttori di infrastrutture con potenziale di scalabilità in ambiti strategici come data center, connettività, energia e hardware.

Il memorandum
Nell’evento di lancio dell’IA Hub verranno annunciati tutti i partenariati di cui sono protagonisti attori pubblici e privati, sia italiani che esteri. Infine, sarà firmato un memorandum d’intesa tra il Mimit e la Fondazione Med-Or per un accordo quadro triennale che promuove azioni congiunte nell’ambito del Piano Mattei, con specificità sui campi tecnologici.

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La visione del governo sull’IA
Urso ha colto l’occasione per ricordare le tappe dell’operato governativo rispetto allo sviluppo nazionale dell’intelligenza artificiale, sottolineando che l’Italia si candida ad ospitare una delle 4 Giga Factory europee.

Così il ministro: «Credo che possiamo essere una delle 4 Giga Factory europee. L’Italia si candiderà ad ospitare una delle 4 Giga Factory individuate dalla Commissione Europea nel suo programma. Anche in questo contesto si inserisce questo IA Hub. Per l’IA HUB. La nostra scelta per questa presentazione è stata Roma perché sede di importanti istituzioni delle Nazioni Unite, quelle che consideriamo prioritarie per l’Africa, ovvero quelle per l’alimentazione e il contrasto alla povertà quindi la Fao, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo e il Programma Alimentare Mondiale».

Adolfo Urso ha proseguito: «Dall’inizio il governo Meloni ha indicato una via per fare dell’Italia una protagonista nell’UE sull’IA. Abbiamo lavorato insieme sul regolamento europeo IA, la trilaterale con Francia e Germania si era tenuta al Mimit a Roma nell’ottobre 2023. Lì lavorammo insieme per indirizzare il regolamento UE, poi varato dalle istituzioni comunitarie. Attualmente in Parlamento c’è un disegno di legge che indirizza oltre un miliardo di euro per le startup italiane che si occupano di IA nella convinzione comune europea che si deve trovare una terza via, tra quella Usa e quella cinese, ponendo il cittadino al centro dello sviluppo secondo una visione antropocentrica».







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