Da ottant’anni, CNA Ravenna è un punto fermo in movimento

Lo scorso 5 giugno, durante la celebrazione dell’80° anniversario della CNA di Ravenna, la relazione del Presidente di CNA Ravenna, Matteo Leoni, ha affrontato temi identitari e di grande valore per la nostra Associazione: il passato, presente e futuro delle piccole imprese italiane, la rappresentanza, l’importanza di costruire relazioni con la comunità in cui si opera, la capacità di adattarsi ai tempi. Ecco un breve estratto della relazione del Presidente, Matteo Leoni.

“Il 5 giugno del 1945, prendeva forma, con l’Unione degli artigiani della Provincia di Ravenna, il primo nucleo associativo della CNA, per dare voce e rappresentanza ad artigiani e piccoli imprenditori e mettere il loro lavoro, l’impegno, la passione e il desiderio di successo, al servizio di una comunità che doveva e voleva ricostruirsi.  Ottanta anni fa la nostra organizzazione è stata un elemento essenziale della ricostruzione.”

“In questi ottanta anni, la nostra organizzazione, con i suoi artigiani e i suoi imprenditori, è stata una forza su cui il paese ha potuto contare, una forza che si è alimentata con la grande capacità di rappresentare, nel migliore dei modi, interessi particolari senza mai perdere di vista l’interesse generale.”

“Nel contesto radicalmente cambiato di oggi, la domanda che ci deve orientare è: che cosa serve alle imprese per i prossimi ottanta anni? Sarà fondamentale, ancora una volta, il ruolo della rappresentanza: dobbiamo volerle molto bene e dobbiamo far sì che le si voglia bene perché è molto preziosa. Ci accorgiamo giorno dopo giorno della sua rilevanza, e in particolari occasioni dell’enorme valenza che assume per una comunità.”

“Senza i soggetti della rappresentanza si crea un vuoto, un vuoto di autonomia e consapevolezza di sé, che lascia soli gli individui con i loro interessi, le rivendicazioni e le paure, dispersi e dispersivi, facile preda di populismi e demagogie, indeboliti nella possibilità di raccogliersi attorno ad obiettivi comuni e di agire con unità e solidarietà per perseguirli.”

“Ottanta anni fa la CNA ha imparato che il futuro non si costruisce da soli, che per costruire il futuro sono necessarie azioni e strategie condivise, è necessario costruire comunità in cui si perseguono interessi condividendo sentimenti, desideri, passioni e obiettivi.”

“È questa la grande sfida che dobbiamo raccogliere. Con lucidità e sguardo lungo sul futuro soprattutto se il futuro non vuole essere una riedizione del presente.”

“Come dice Papa Leone XIV, citando Agostino, «I tempi siamo noi e vi troviamo quello che vi mettiamo, quello che costruiamo direttamente noi». Siamo noi, con la nostra capacità di essere sempre noi stessi pur cambiando, con la nostra capacità di essere un punto fermo in movimento.”