
Udine – Intesa Sanpaolo e Confindustria hanno siglato un accordo che prevede l’impegno della banca a mettere a disposizione 4,5 miliardi di euro per sostenere le imprese della regione nei prossimi anni. L’annuncio è stato presentato lunedì 17 giugno a Udine, nella sede di Confindustria, durante un incontro con imprenditori e rappresentanti del tessuto produttivo locale.
L’iniziativa rientra in un piano nazionale molto più ampio: 200 miliardi di euro fino al 2028 per aiutare le aziende italiane a crescere, innovare e affrontare le sfide del futuro. Per il Friuli Venezia Giulia, questo significa più risorse per realizzare nuovi impianti, ammodernare quelli esistenti, investire in tecnologia e affrontare i cambiamenti legati alla transizione energetica e digitale.
Focus su innovazione, ambiente e lavoro
L’accordo guarda lontano, puntando a rafforzare la posizione delle imprese sui mercati internazionali e a renderle più competitive. Si parla di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e la robotica, ma anche di energia sostenibile, economia circolare e sviluppo di nuove startup.
Non si tratta solo di investimenti in macchinari o fabbriche: tra le novità più significative c’è anche un Piano per l’Abitare Sostenibile, pensato per favorire la qualità della vita dei lavoratori, migliorare i servizi e attrarre nuovi talenti nei distretti industriali italiani.
“Le imprese hanno bisogno di certezze”
Durante l’incontro udinese, Chiara Valduga, vicepresidente vicaria di Confindustria Udine, ha sottolineato come oggi più che mai le imprese abbiano bisogno di punti di riferimento affidabili. «Nel contesto attuale, dove dominano l’incertezza e i cambiamenti rapidi – ha detto – sapere di poter contare su una banca che sostiene davvero le imprese è fondamentale».
Anche Francesca Nieddu, direttrice regionale di Intesa Sanpaolo per il Friuli Venezia Giulia e il Veneto Est, ha ricordato che solo nel 2024, la banca ha erogato 4 miliardi di euro nel Nordest tra famiglie e imprese. «Il nostro impegno – ha spiegato – è accompagnare le aziende in percorsi di crescita, sostenibilità e innovazione. Solo così potranno affrontare i mercati internazionali con successo».
Friuli Venezia Giulia: territorio pronto a investire
Secondo i dati presentati da Intesa Sanpaolo, il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni italiane più dinamiche in termini di investimenti e innovazione. Tra il 2019 e il 2024, gli investimenti delle imprese locali sono cresciuti del 27,7%, superando il rallentamento causato dalla crisi economica dei dieci anni precedenti.
Molte aziende della regione hanno già adottato tecnologie moderne: circa tre quarti hanno introdotto almeno una soluzione digitale avanzata, come robot, magazzini automatizzati o sistemi per l’analisi dei dati. L’interesse è crescente anche per la sostenibilità ambientale, con progetti che puntano a ridurre i consumi energetici, produrre energia rinnovabile o migliorare le condizioni di lavoro.
Esportazioni e rapporti con gli USA
Lo studio della banca ha anche evidenziato quanto il Friuli Venezia Giulia sia legato ai mercati esteri, in particolare agli Stati Uniti, che rappresentano il secondo o terzo partner commerciale per molte aziende della regione, soprattutto a Udine e Pordenone. Settori come meccanica, mobili, bevande e aerospazio sono quelli che esportano di più oltre Atlantico. A Udine, ad esempio, il 9% dell’export va negli USA, per un valore complessivo di oltre 600 milioni di euro.
Alla luce delle tensioni internazionali e delle incertezze legate a dazi e politiche commerciali, le imprese stanno cercando di diversificare i mercati, trovare nuove rotte di esportazione e puntare ancora di più sulla qualità, l’innovazione e la sostenibilità.
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