CNA Lombardia Nord-Ovest, casa per 6mila imprese: «C’è bisogno di futuro e il futuro sono i giovani»

«CNA Lombardia Nord-Ovest è un punto d’arrivo, ma soprattutto un punto di partenza». Con queste parole, il presidente Pasquale Diodato ha sintetizzato il senso della prima Assemblea Generale della nuova grande realtà associativa che oggi ha riunito imprenditori, dirigenti e rappresentanti istituzionali alle Ville Ponti di Varese. Stabilita ufficialmente la fusione tra CNA Varese e CNA Lario Brianza, creando così la più estesa CNA territoriale in Lombardia, con oltre 6.000 imprenditori e imprenditrici e più di 2.500 pensionati distribuiti tra Como, Varese, Lecco, Monza Brianza e Altomilanese.

Accanto a Diodato, il vicepresidente vicario Luca Mambretti ha tracciato nella sua relazione introduttiva le ragioni che hanno guidato questa aggregazione: «Non è l’espansione territoriale il nostro obiettivo, ma una rappresentanza più efficace delle imprese, la condivisione di esperienze e una visione ampia della realtà economica». Parole che hanno trovato concretezza negli interventi e nei contenuti portati dal presidente Diodato, che ha voluto centrare il suo discorso sul concetto di futuro: «Futuro vuol dire progetti, impegno e responsabilità – ha affermato – e mai come oggi serve rimboccarsi le maniche per confermare il ruolo strategico delle piccole e medie imprese italiane».

Il contesto economico e internazionale, ha ricordato Diodato, è tutt’altro che semplice: guerre, crisi globali, protezionismi e trasformazioni tecnologiche mettono sotto pressione il tessuto produttivo. Ma è proprio in questo scenario che la CNA intende farsi carico di una missione strategica: sostenere il cambiamento, guidare l’innovazione, rivendicare una presenza autorevole. «Il nostro compito è lavorare per migliorare il contesto in cui si muovono le “Pmi”– ha dichiarato – e per farlo dobbiamo anche intervenire sulla formazione e colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro. Le imprese cercano personale, ma spesso non trovano candidati idonei». A questo proposito, il presidente ha richiamato il valore del lavoro artigiano come risorsa da rilanciare culturalmente: «L’artigiano non è più quello di una volta – ha detto – è un manager, uno specialista. Essere artigiano deve diventare un vanto per un giovane». Tra le priorità indicate da Diodato: la riforma della legge quadro sull’artigianato, la tutela del Made in Italy, il pieno utilizzo del Piano Transizione 5.0, la riduzione del costo dell’energia, il rafforzamento delle filiere ad alto valore aggiunto.

Ampio spazio è stato dedicato alla valorizzazione del nuovo assetto dirigenziale, che si fonda su una compagine di imprenditori provenienti da territori con storie e visioni diverse, ma ora uniti in un progetto comune. Oltre al presidente Diodato e al vice Mambretti, sono entrati a far parte della presidenza Giangiacomo Ambrosetti, Caterina Cantoreggi, Francesco Cioffi, Enrico Galli, Mario Gualco, Franco Orsi, Giovanna Picariello, Davide Pusterla, Davide Rabaioli, Marco Ronchetti e Luigi Simeone. La Direzione conta 43 membri e l’Assemblea è composta da 100 delegati imprenditori.

A chiudere l’incontro è stato l’intervento del presidente nazionale di CNA, Dario Costantini, che ha voluto ribadire il valore strategico dell’unione: «Il 2025 – ha ricordato – deve essere l’anno della riforma della legge quadro dell’artigianato, che compie 40 anni e necessita di una profonda modernizzazione». Un messaggio che si sposa perfettamente con la visione espressa da Diodato: «CNA Lombardia Nord-Ovest è pronta. Abbiamo costruito un’associazione seria, credibile, responsabile. Siamo diventati grandi e consapevoli del nostro ruolo. Ora – ha concluso – il futuro si costruisce con coraggio».