21 Giugno 2025
ecco cosa cambia per lavoratori, imprese, terzo settore e pubblica amministrazione


Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Decreto Legge n. 84/2025, approvato dal Governo il 12 giugno, introduce modifiche rilevanti al sistema tributario italiano. Il provvedimento tocca ambiti che vanno dai rimborsi spese dei lavoratori alla fiscalità delle imprese, coinvolgendo anche il Terzo Settore e la Pubblica Amministrazione. Di seguito le principali novità.

Rimborsi spese e trasferte

Le spese di trasporto, vitto e alloggio sostenute da lavoratori dipendenti e autonomi sul territorio nazionale diventano deducibili solo se pagate con strumenti tracciabili (es. bonifico bancario o postale). All’estero, invece, la deducibilità è ammessa anche senza obbligo di tracciabilità.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

  • Le spese di rappresentanza per le imprese saranno deducibili ovunque, ma solo se tracciate.
  • Per i lavoratori autonomi, l’uso di mezzi tracciabili è l’unico modo per non far rientrare i rimborsi nel reddito imponibile.

Interessi e redditi finanziari

Gli interessi e proventi finanziari percepiti da professionisti vengono ora classificati come redditi da capitale e non più come redditi da lavoro autonomo. Le plusvalenze dalla cessione di quote in società artistiche o professionali rientrano nei redditi diversi. Cambia così la modalità di determinazione del reddito per chi partecipa a tali entità.

Perdite fiscali e riorganizzazioni

In caso di fusioni, scissioni e conferimenti, il riporto delle perdite sarà calcolato non più sul valore economico del patrimonio netto, ma in base al doppio della somma dei conferimenti e versamenti effettuati negli ultimi 24 mesi.

Deduzioni per nuove assunzioni

Viene eliminato il vincolo delle società collegate nel calcolo delle deduzioni fiscali per assunzioni. La modifica si applica a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023, con impatto immediato sulla pianificazione fiscale aziendale.

Società estere controllate (Cfc)

La disciplina fiscale delle Cfc viene aggiornata per adeguarsi agli standard internazionali sulla tassazione minima globale:

Microcredito

per le aziende

 

  • Tasso effettivo fissato al 15%
  • Introduzione di un’opzione triennale per la semplificazione, con rinnovo tacito

Proroga Imu per i Comuni

I Comuni che non hanno approvato in tempo (entro il 28 febbraio 2025) il prospetto delle aliquote IMU potranno farlo fino al 15 settembre 2025, grazie a una “mini-proroga” prevista dal decreto.

Terzo Settore e imprese sociali

A seguito di osservazioni della Commissione europea, l’applicazione del regime fiscale agevolato sarà riservata agli enti iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) a partire dal 1° gennaio 2026.
La stessa data segna anche l’avvio delle misure di sostegno economico per le imprese sociali, che beneficeranno anche di una semplificazione normativa.

Iva, reverse charge e split payment

  • Viene abolito il vincolo sulla manodopera per l’applicazione del reverse charge nel settore logistico.
  • Il meccanismo potrà essere esteso a trasporti e movimentazione merci, ma solo dopo il via libera dell’UE.
  • Dal 1° luglio 2025 decade il regime dello split payment per le operazioni con società quotate Ftse Mib.

Scadenze e adempimenti fiscali

  • Le dichiarazioni tardive del 2024 restano valide se inviate entro l’8 novembre, e non più entro il 31 ottobre.
  • Per i contribuenti Isa e in regime forfettario, il termine per il versamento del primo acconto 2025 e del saldo 2024 slitta al 21 luglio 2025. Dal 20 agosto sarà ammessa una maggiorazione dello 0,4%.

Incentivi per il biodisel

Confermato per sei anni il prolungamento degli incentivi per il biodisel, subordinati al rispetto delle regole UE e accompagnati da nuovi obblighi per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.



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