Imprese e innovazione, il distretto del Lazio tra i primi 50 d’Europa

IL REPORT

La spinta del Lazio arriva dall’innovazione: la regione si è classificata al secondo posto in Italia (dopo la Lombardia) e al 32esimo posto in Europa nel Teha Regional Innosystem Index. Una ricerca specifica sviluppata tnell’ambito dell’InnoTech Report 2025 di Teha (The European House – Ambrosetti) che ha analizzato le performance di 242 regioni europee nel campo dell’innovazione. Tra i parametri considerati, le infrastrutture e le tecnologie digitali; lo sviluppo economico; il capitale umano e il talento innovativo.

IL TREND

Il Lazio, quindi, rientra tra i 50 distretti europei più innovativi. Ma se il posizionamento finale della regione lascia ancora dei margini di miglioramento, a sorprendere è la differenza rispetto al rapporto precedente (2022): il Lazio è tra le regioni italiane cresciute di più. Il quadro, quindi, cambia se si considera la tendenza degli ultimi tre anni: rispetto al 2022, nel 2025, la Lombardia ha confermato il suo primato in Italia, ma perdendo quattro posizioni a livello europeo. Il Lazio, invece, si è confermata seconda, ma in soli tre anni ha scalato di ben 15 posizioni la classifica europea (nel 2022 chiudeva la classifica, al 49esimo posto). A livello europeo la regione più innovativa è l’Île-de-France (il cui capoluogo è Parigi), seguita da Praga, Stoccolma e Budapest.

Per quanto riguarda i singoli parametri, a trainare il Lazio è il Pil: se si considera solo il Prodotto interno lordo, occupa la posizione numero 12 a livello europeo (superata, in Italia, solo dalla Lombardia). Meno brillante il risultato per quanto riguarda i brevetti pubblicati (28 esimo posto tra le regioni europee e quinto tra quelle italiane). Migliore il posizionamento nella valutazione del dinamismo aziendale: 24 esimo posto in Europa, settimo in Italia.

I NODI

Nell’ambito della ricerca, invece, la strada da fare è ancora lunga: il Lazio è terzo a livello italiano, dopo Emilia-Romagna e Piemonte, per spesa in rapporto al pil. Ma nessuna delle regioni italiane rientra nelle prime 50 in Europa (il Lazio ricopre la posizione numero 60). Anche il “Capitale umano” è uno dei fattori più problematici, per le regioni italiane: nessuna rientra nelle prime 50 in Europa, ma a livello italiano, il Lazio è al terzo posto.

Stesso discorso per il parametro che analizza la percentuale di persone in possesso di una laurea: nessuna regione italiana è nella top 50 in Europa, ma il Lazio è al primo posto in Italia. Ottimo, invece, il punteggio che considera il numero di università classificate nella classifica QS World University Rankings: con quattro atenei, il Lazio è al decimo posto tra le regioni Europee.

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