
Faranno scouting di idee, imprenditori e realtà attive nei settori affini allo storico gruppo di Bologna. Tra questi, l’ed-tech, insegnamento attraverso il digitale. Elena Lavezzi: opportunità di business gigantesche
Alla veneranda età di 166 anni, Zanichelli Editore lancia un progetto che punta su innovazione, tecnologia, startup ad alto potenziale da aiutare a crescere. Dopo essere entrato (era il 2018) nel mondo del venture capital, l’editore di vocabolari e libri scolastici ora guarda alle operazioni di m&a e ad un modello da venture builder. Lo fa attraverso ZNext, una struttura agile che sarà impegnata nel fare scouting di nuove idee, imprenditori, piccole imprese già attive nei settori più vicini al core business dello storico gruppo di Bologna. Tra questi, l’ed-tech, cioè l’insegnamento e apprendimento lungo l’intero ciclo di vita delle persone grazie alle nuove tecnologie e il future of work, il settore dedicato alla formazione (reskilling, upskilling) nel mercato del lavoro. Con un particolare non trascurabile: la dotazione finanziaria garantita a ZNext ammonta a 60 milioni di euro, un portafoglio importante e necessario per muoversi quanto meno sul terreno europeo.
«E’ un progetto di natura industriale e non puramente finanziaria: vogliamo sostenere o acquisire realtà che hanno nel Dna l’idea di cambiare il mondo e il modo in cui viviamo, apprendiamo e ci formiamo», spiega Elena Lavezzi, ceo di ZNext, «noi tutti abbiamo bisogno di rimanere costantemente aggiornati attraverso i nuovi tool e le tecnologie, oramai pervasive nelle nostre vite. Anche in modo trasversale alle varie tipologie di professioni. Per il settore questo è un momento caldo, gli investimenti sono in crescita». La stima per l’industria del learning tech è che arriverà a un giro d’affari da 10 trilioni di dollari entra il 2030. Scatta facilmente il parallelo con altri ambiti, per esempio quello dei pagamenti o delle fintech, dove Lavezzi ha operato in passato (Revolut). La top manager vede in arrivo dagli Usa i grandi player del mercato mondiale in cerca di collaborazioni forti: «Un’opportunità gigantesca».
Attirare i talenti
Come opera ZNext? Due le linee di intervento, anzitutto come venture builder: «Insieme a imprenditori o ricercatori particolarmente innovativi e visionari andremo a co-fondare progetti che rispondono alle caratteristiche su cui ci vogliamo muovere. L’idea è attrarre persone di grande talento e supportarle nelle attività che le possono distogliere dal cuore del progetto. Quindi, noi forniremo l’aiuto sulle attività di comunicazione, marketing, sviluppo web e così via». Le nuove imprese lanciate riceveranno anche un finanziamento iniziale pre-seed di 150 mila euro con possibilità di follow-on. La differenza con un fondo di venture capital che fornisce soltanto le risorse finanziarie è evidente. C’è poi la seconda via: prevede l’acquisizione della maggioranza di aziende già esistenti, con un fatturato attorno ai 5 milioni di euro e un Ebitda positivo.
Paesi ad alto potenziale
Quanto alla geografia di interesse per ZNext, oltre all’Italia i possibili mercati di riferimento sono i Paesi europei. «Negli ultimi anni in Francia, Germania o nel Regno Unito sono nate iniziative interessanti e molti altri Paesi dimostrano di avere un forte potenziale», assicura Lavezzi che è già in contatto con acceleratori e università nel Vecchio continente.
Attraverso ZNext la Zanichelli continua a investire in un progetto complementare al proprio storico core business con la consapevolezza che la trasformazione in atto non è soltanto tecnologica ma vede coinvolte dinamiche culturali e demografiche. Per questo motivo, Irene Enriques, direttrice generale della casa editrice, saluta un’iniziativa capace di «promuovere progetti imprenditoriali che interpretano in modo nuovo la nostra missione educativa, ampliando gli orizzonti e i destinatari. Un’evoluzione coerente della nostra storia, con l’obiettivo di supportare l’innovazione con risorse e contribuire a crearla con le idee». Infine, secondo Ferrante Enriques, socio di Zanichelli e promotore del progetto ZNext, «il ritmo sempre più veloce dell’innovazione tecnologica, la globalizzazione e i cambiamenti nelle esigenze sociali ci ricordano quanto sia fondamentale la capacità di adattarsi. Restiamo convinti sostenitori del valore dell’istruzione tradizionale ma crediamo che oggi la tecnologia possa amplificarne la portata». Fino a renderla più accessibile al maggior numero di persone.
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