24 Giugno 2025
False fatture per crediti d’imposta. A Venezia la Finanza smantella un’organizzazione


Falsi crediti d’imposta depositati nei cassetti fiscali per ottenere contributi agevolati in materia di edilizia e bonus. Frodi, ma anche riciclaggio, estorsioni, distrazione di beni. È il quadro della guardia di Finanza del Veneto, dal primo gennaio 2024 al 31 maggio 2025, presentato in occasione del 251esimo anniversario della della fondazione delle Fiamme gialle. Oltre 62 mila gli interventi della finanza in regione e 4.317 le indagini per contrastare illeciti economico-finanziari e infiltrazioni della criminalità. 

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Frodi, crediti d’imposta fittizi

Dal primo gennaio 2024 al 31 maggio 2025 sono stati trovati 952 evasori fiscali totali in Veneto, in lieve calo rispetto al 2023-2024 quando ne erano stati rilevati 1.206. Lo stesso vale per i reati tributari: 1.911 denunciati nell’anno e mezzo precedente e 1.412 nel 2024 e primo semestre 2025, con 28 arrestati in precedenza contro i 16 attuali. Pesanti le frodi ai danni dello Stato su bonus e crediti agevolati.

Oltre 640 milioni di euro sono stati segnalati all’Agenzia delle entrate per crediti d’imposta e agevolazioni per operazioni inesistenti, con una sospensione dei pagamenti di 125 milioni dai cassetti fiscali (con i sequestri preventivi). Ieri sera, lunedì 23 giugno, è stata presentata durante le celebrazioni in campo San Polo a Venezia con il comandante interregionale della Finanza del Triveneto, Giuseppe Gerli e il capo di divisione del Veneto, che ha preso il posto di Riccardo Rapanotti, Guido Zelano, l’ampia operazione del nucleo di polizia economico-finanziaria lagunare che ha portato le fiamme gialle provinciali a scoprire e smantellare un’organizzazione dedita a frodi fiscali che operava a Mestre. 

L’indagine veneziana: 381 milioni bloccati nei cassetti fiscali

Un’indagine andata avanti a lungo che ha portato al sequestro di 381 milioni di euro chiesti indebitamente per crediti d’imposta da 54 società operanti in diversi ambiti. Cento le persone indagate per frode e truffa ai danni dello Stato e l’inchiesta, volta ad accertare la connessione fra i coinvolti, prosegue. In Veneto sono stati sequestrati beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali per 93 milioni di euro con 188 proposte di cessazione di partite iva nei confronti di attività che sono entrate nel mirino dei finanzieri per la pericolosità fiscale.

Sul piano del lavoro nero (con quasi tremila operatori registrati nel 2024 e primo semestre 2025) il trend è costante rispetto gli anni precedenti, come i 1.200 interventi per accertare la corretta esecuzione di opere degli appalti pubblici per circa un miliardo e 200 milioni di euro. Il contrasto alle frodi ai danni delle risorse europee ha fatto accertare alle fiamme gialle del Veneto contributi percepiti indebitamente per 30 milioni e in collaborazione le autorità giudiziarie (penali e contabili), denunciare nell’ultimo anno e mezzo 714 persone per danni erariali.

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Riciclaggio e la distrazione di beni

Grosso il lavoro per il contrasto alla criminalità organizzata, il riciclaggio e la distrazione di beni che svuotano le attività del territorio, lo sfruttano e lo impoveriscono. Sono 311 gli interventi di prevenzione, 411 i denunciati, 41 gli arrestati con il sequestro di 16,6 milioni di euro. In materia di reati societari e fallimenti sono state denunciate 462 persone, 29 arrestate, accertando distrazioni di beni per oltre 185 milioni e sequestri di 1,8 milioni di euro. Per usura ed estorsione sono scattate 47 denunce, 24,8 milioni sequestrati invece per responsabilità amministrativa degli enti. Sempre alta l’attenzione della Finanza in materia di beni contraffatti: in Veneto 45 milioni di prodotti con falsa indicazione del made in Italy sono stati tolti dalla vendita e molti di questi hanno riguardato i controlli delle fiamme gialle in centro storico a Venezia, come ha precisato il comandante provinciale della Finanza lagunare, Michele Bosco. 

Sequestro di droghe

Nell’ambito del contrasto al crimine organizzato, per fittizie intestazioni di beni, sono state concluse 5 indagini che hanno consentito di denunciare 10 persone. Le investigazioni patrimoniali hanno portato a provvedimenti di sequestro, confisca e amministrazione giudiziaria per un circa 15 milioni di euro. Nell’ultimo anno e mezzo i reparti del Veneto hanno sequestrato, in territorio nazionale ed estero, oltre 500 chilogrammi di sostanze, in prevalenza cocaina (112 chilogrammi), hashish (235,8 chilogrammi) e marijuana (112,8 chilogrammi).

Il “117”, numero emergenze in tutto il territorio, copre con le altre forze dell’ordine i servizi di sicurezza e prevenzione organizzati nei Cosp, con presidi aeronavali che si estendono alla costa regionale, agli interventi di soccorso alpino in montagna e, in generale, alle manifestazioni, a occasioni sportive e a iniziative internazionali. 



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