
Dopo anni di attesa, la legge annuale sulle PMI, prevista dalla Legge 180/2011, inizia finalmente a prendere forma. Un passo importante, che segna l’avvio di un percorso strutturato di ascolto e collaborazione tra le istituzioni e le associazioni che rappresentano le micro, piccole e medie imprese italiane. In questa ottica Conflavoro, dopo aver partecipato al Tavolo ministeriale del MIMIT, ieri (23 giugno) è intervenuto in audizione al Senato, in 9ª Commissione, per offrire un ulteriore contributo diretto al ddl destinato a essere convertito nella prima legge annuale sulle PMI.
Gli obiettivi della Legge annuale sulle PMI
Il disegno di legge, approvato lo scorso gennaio dal Consiglio dei ministri, affronta le grandi sfide che oggi coinvolgono le PMI: aggregazione, accesso al credito, passaggio generazionale, sicurezza sul lavoro, innovazione digitale, reputazione online.
Temi centrali che richiedono misure non straordinarie o una tantum, ma riforme strutturali e di lungo periodo. L’impianto del disegno di legge annuale sulle PMI (ddl n. 1484) rispecchia questa impostazione e Conflavoro ha espresso un giudizio complessivamente positivo, proponendo tuttavia una serie di miglioramenti mirati.
Aggregazione, reti d’impresa e rilancio della moda
Uno dei nodi principali affrontati riguarda l’aggregazione tra PMI, attraverso agevolazioni fiscali per le imprese che investono in contratti di rete (art. 1) e fondi per la filiera della moda (art. 2). Conflavoro apprezza lo spirito delle misure, ma chiede criteri di asseverazione chiari e inclusivi per evitare selezioni discriminatorie e propone di ampliare gradualmente il fondo disponibile.
Ricambio generazionale
Un altro tema chiave del disegno di legge annuale sulle PMI è quello del part-time incentivato per accompagnare i lavoratori alla pensione, favorendo l’ingresso di giovani under 35 (art. 4). Conflavoro ritiene la misura interessante ma limitata e propone di ampliare la platea coinvolta per massimizzarne l’impatto sul mercato del lavoro.
Accesso al credito e rilancio dei confidi
Il riordino della disciplina dei confidi (art. 5) è accolto con favore. Conflavoro sottolinea l’importanza di tutelare la funzione mutualistica e propone di potenziare anche il ruolo delle finanziarie regionali, per sostenere start-up e imprese non bancabili. L’obiettivo: rafforzare il capitale sociale delle PMI, valorizzare le filiere locali e dotare le regioni di strumenti agili per la crescita economica.
Sicurezza sul lavoro e semplificazioni
Conflavoro appoggia le semplificazioni in materia di salute e sicurezza (art. 8) previste dal disegno di legge annuale sulle PMI, in particolare l’elaborazione di modelli proporzionati alla dimensione aziendale. Si propone inoltre di coordinare questi interventi con quelli già in discussione presso il Ministero del Lavoro. Importanti anche le proposte sull’informativa nel lavoro agile (art. 9) e sulla formazione durante la CIG, che potrebbe essere svolta direttamente sul luogo di lavoro.
Sul fronte della sburocratizzazione, Conflavoro avanza proposte concrete: abolizione del modello 770, semplificazioni per insegne e concessioni, cedolare secca al 10% per i piccoli negozi in aree svantaggiate e la creazione di un portale unico nazionale per gestire le pratiche fiscali e amministrative.
Reputazione digitale e lotta alle false recensioni
Nel contesto digitale attuale, le recensioni online hanno un peso enorme. Conflavoro apprezza gli articoli 12-17 del disegno di legge, che introducono un sistema di verifica, rimozione e contrasto alle recensioni false, spesso utilizzate per danneggiare la concorrenza in modo sleale. Si auspica che l’AGCM venga dotata di strumenti e risorse adeguate per vigilare in maniera efficace.
Innovazione, start-up e Garante PMI
La proposta di delega per il riordino delle norme su start-up e PMI innovative (art. 18) è una storica richiesta di Conflavoro, che suggerisce di includere anche le microimprese extra-metropolitane. Positivo anche il rafforzamento del Garante per le PMI (art. 19), che potrà incidere in modo più diretto sulle policy pubbliche, a patto che venga dotato di mezzi concreti.
Le proposte integrative di Conflavoro
Conflavoro ha presentato anche una serie di proposte integrative per rafforzare ulteriormente il disegno di legge annuale sulle PMI:
- Formazione per l’autoimprenditorialità, anche tramite accordi con scuole e università;
- Patente imprenditoriale, come abilitazione minima per chi avvia un’impresa;
- Formazione continua dei lavoratori, soprattutto su competenze digitali e green;
- Sportello unico per l’Intelligenza Artificiale, dedicato alle PMI;
- Sostegno alle PMI nelle aree montane e nei borghi storici, con incentivi mirati, tutela del territorio e valorizzazione delle attività artigianali e commerciali.
Leggi e scarica la memoria di Conflavoro
Guarda l’intervento integrale in audizione
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