
La Bretella è un’opera di cui si discute da ormai troppo tempo e che avrebbe invece bisogno solo di essere realizzata per agevolare gli spostamenti e andare incontro a quelle che sono le esigenze delle imprese dei territori coinvolti di un collegamento più rapido con le altri parti d’Italia e d’Europa.
È il commento del nostro presidente Gilberto Luppi che torna a parlare dell’infrastruttura viaria dopo gli annunci del Sindaco di Modena Massimo Mezzetti durante il dibattito nello scorso consiglio comunale.
Il presidente conclude:
È da anni che si protrae questa situazione, ormai è un film già visto nel mondo politico territoriale. Ogniqualvolta crediamo di essere vicini alla messa a terra dell’opera si torna a parlare di revisione progettuale, che comporta inevitabilmente un allungamento dei tempi di realizzazione. Siamo i primi a sostenere che la Bretella, come anche la Cispadana, vadano realizzate nel pieno rispetto dell’ambiente, ma abbiamo necessità di risposte certe e, soprattutto, che si inizino i lavori. L’infrastruttura rappresenta uno snodo decisivo per le imprese del comparto. Si tratta di un collegamento diretto con l’Europa, vista anche l’intersezione con l’A22 del Brennero. Non possiamo dimenticare che il trasporto su gomma rimane ancora il principale mezzo per trasportare le merci. L’opera sarebbe un driver importante per il territorio, aumenterebbe la competitività delle nostre imprese: nessuno più degli imprenditori sa quanto questo sia determinante per rimanere in una posizione importante sul mercato. Si devono mettere le nostre imprese nelle condizioni di operare al meglio nelle rispettive aree territoriali, con infrastrutture adeguate e soprattutto con decisioni e tempistiche certe. Inoltre, si aggiungerebbe anche il vantaggio di vedere decongestionato il traffico sulla tangenziale Modena-Sassuolo, che ad oggi, negli orari di punta ma non solo, è significativo. La Bretella sarebbe un canale preferenziale per i mezzi pesanti che in questo modo non affollerebbero le arterie stradali utilizzate anche dai privati per recarsi al lavoro. Grazie allo sviluppo tecnologico e ai motori di ultima generazione, inoltre, i mezzi pesanti sono in grado di immettere nell’atmosfera molte meno emissioni inquinanti, contribuendo a impattare meno sull’ambiente.
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