26 Giugno 2025
Addio agli scontrini di carta: l’Italia si prepara alla rivoluzione digitale nei negozi


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Una svolta green e tecnologica che cambierà il volto della fiscalità quotidiana.

La carta termica, simbolo di ogni acquisto al dettaglio, è destinata a scomparire. La Commissione Finanze della Camera ha dato il via libera a una proposta di legge firmata da Fratelli d’Italia che prevede, entro il 2029, l’abolizione totale degli scontrini fiscali cartacei. Un passo verso la digitalizzazione completa dei documenti fiscali, nel segno della semplificazione e della sostenibilità ambientale.

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Obiettivi: meno rifiuti, più tecnologia

L’eliminazione degli scontrini fondamentalmente, è una questione ambientale e tecnologica. La carta termica usata per stamparli non è riciclabile e genera ogni anno tonnellate di rifiuti difficili da smaltire. La nuova legge vuole sostituirli con scontrini digitali, gestiti e trasmessi direttamente all’Agenzia delle Entrate. Meno carta, meno sprechi, e controlli fiscali più efficaci.

Il calendario della transizione

Il disegno di legge propone una transizione graduale, per permettere a imprese e commercianti di adeguarsi senza traumi. Ecco il piano in tre fasi:

  • 1° gennaio 2027: stop agli scontrini cartacei per la grande distribuzione organizzata (GDO);
  • 1° gennaio 2028: abolizione per le attività con un volume d’affari elevato (soglia da definire);
  • 1° gennaio 2029: addio definitivo alla carta per tutti gli esercenti.

Resta comunque la possibilità per i clienti di richiedere una copia cartacea, su richiesta e per esigenze specifiche.

Lo scontrino si trasforma e diventa digitale

Non ci sarà una cancellazione del documento fiscale, ma una sua trasformazione. Gli esercenti continueranno ad avere l’obbligo di memorizzare e trasmettere i dati delle transazioni all’Agenzia delle Entrate. Per il cliente, la prova d’acquisto potrà essere inviata via SMS, e-mail o tramite app, mantenendo lo stesso valore legale dello scontrino tradizionale. Molti supermercati e catene della grande distribuzione sono già un passo avanti: offrono versioni digitali dello scontrino che si ricevono indicando il proprio numero di telefono o l’indirizzo e-mail. Soluzioni già utilizzate per resi, garanzie e detrazioni fiscali. Il futuro è già realtà per molti consumatori.

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Il Pos diventa il cuore del sistema: verso un modello europeo e sostenibile

Il primo tassello concreto di questa riforma scatterà il 1° gennaio 2026. Grazie alla legge di bilancio 2025, sarà obbligatorio collegare Pos e registratore di cassa telematico. Un’integrazione tecnica che permetterà una gestione più efficiente e automatica dei pagamenti e dei corrispettivi, senza bisogno di stampare nulla.



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