
A partire dalla
fine del 2025, le imprese slovacche avranno accesso a un nuovo strumento
finanziario per ridurre il consumo energetico e favorire la transizione
ecologica. Slovak Investment Holding (SIH), in collaborazione con le banche
commerciali, lancerà un programma che combina prestiti agevolati con una
sovvenzione a fondo perduto pari al 20% dell’importo ricevuto. Il progetto sarà
sostenuto da fondi UE. Il programma sarà rivolto a progetti con ritorno economico medio o
a lungo termine, e coprirà investimenti come la sostituzione di caldaie a gas
con pompe di calore, l’installazione di pannelli solari o il riutilizzo del
calore di scarto. Saranno ammissibili tutte le misure che riducano l’intensità
energetica, purché documentate da un audit energetico, il cui costo potrà
essere incluso nel finanziamento stesso. Il budget iniziale ammonterà a circa 100 milioni di euro, di cui
33 milioni proverranno dal programma operativo del Ministero dell’Economia. I
prestiti potranno arrivare fino a 5 milioni di euro, con una durata da 5 a 10
anni. Non si tratterà di grandi progetti di decarbonizzazione industriale, ma
di interventi più mirati e realizzabili per le PMI. La richiesta dei prestiti
potrà avvenire direttamente tramite la propria banca, senza passaggi
burocratici presso gli uffici statali. Alcuni istituti, come Tatra banka, hanno
già espresso l’intenzione di partecipare e prevedono un forte interesse, soprattutto
da parte delle aziende con immobili obsoleti e costi energetici elevati. La call per le banche sarà
lanciata entro la fine del 2025, ma l’erogazione dei primi prestiti è attesa
nel corso del 2026, una volta completata la fase di impostazione
amministrativa.
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