26 Giugno 2025
nuove regole dall’Europa per l’ottenimento dei fondi


Le nuove linee guida presentate mercoledì dalla Commissione europea renderanno più agevole per le imprese ottenere aiuti di Stato destinati a ridurre le emissioni di carbonio o a riconvertirsi a iniziative green. Parallelamente, i settori ad alto consumo energetico potranno beneficiare di un sollievo temporaneo sulle tariffe elettriche. Valido fino a dicembre 2030, il provvedimento rientra nella strategia “Clean Industrial Deal”, pensata per rivitalizzare il tessuto produttivo europeo, rafforzarne la competitività rispetto a Stati Uniti e Cina e dissuadere le aziende dal trasferirsi altrove.

Le nuove norme favoriranno inoltre la partecipazione congiunta di fondi pensione, compagnie assicurative e altri investitori privati nei progetti sostenibili. Secondo l’associazione Eurometaux, però, il pacchetto non semplifica abbastanza l’attuale quadro regolatorio e servono ulteriori interventi a sostegno delle imprese europee.

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Il sostegno pubblico potrà assumere la forma di sovvenzioni dirette, vantaggi fiscali (come crediti d’imposta o ammortamenti accelerati), tassi agevolati sui nuovi prestiti o garanzie sugli stessi; l’importo massimo potrà toccare i 200 milioni di euro, coprire un’eventuale carenza di finanziamenti o essere determinato attraverso gare competitive.

Tra i beneficiari rientrano progetti per l’espansione delle rinnovabili e dei carburanti a basse emissioni, schemi di aiuto agli investimenti, incentivi diretti ai prezzi e meccanismi di capacità. Le industrie pesanti, ad esempio chimica e cemento, che richiederanno lo sconto temporaneo sull’elettricità dovranno contestualmente investire nella decarbonizzazione. La vicepresidente della Commissione Teresa Ribera ha dichiarato che:

Il nuovo quadro non solo semplifica e accelera il sostegno alla decarbonizzazione, ma riconosce lo Stato come investitore strategico nel nostro futuro. Uno strumento per alimentare l’ambizione climatica, rafforzare la resilienza europea e mantenere la competitività globale dell’industria.

Più critico, come già accennato, James Watson, direttore generale di Eurometaux, secondo cui il pacchetto non mantiene le promesse di prosperità e competitività fatte dalla Commissione. Pur apprezzando il supporto agli investimenti nelle materie prime critiche, Watson ha sottolineato l’importanza di creare tutte le condizioni necessarie a sostenere un settore metallurgico europeo forte e sostenibile.



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