
Nel 2024 l’economia della Campania è cresciuta dell’1,2%: un dato superiore alla media nazionale e del Mezzogiorno, ma in lieve calo rispetto all’anno precedente. L’industria ha mostrato segnali di rallentamento, soprattutto nel comparto automotive, mentre costruzioni e servizi hanno tenuto. Positivo il quadro occupazionale e il reddito delle famiglie è salito. Restano tuttavia alcune criticità. Sono questi i dati principali emersi dal Rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale, presentato oggi nella sede di Confindustria Benevento.
Ampio spazio è stato dedicato proprio al Sannio, che ha mostrato un risultato in controtendenza: nel 2024 le esportazioni sono aumentate del 19%, trainate soprattutto dal settore agroalimentare, con un ritmo superiore sia alla media regionale che nazionale. Non è l’unico dato positivo anche l’occupazione ha segnato un’evoluzione favorevole.
Permangono, tuttavia, criticità sul piano infrastrutturale, condizionato anche dalla posizione geografica del territorio. Secondo gli esperti intervenuti, questi ostacoli potrebbero essere superati grazie al completamento delle grandi opere in corso.
Particolarmente sentito anche il tema dell’accesso al credito. Pasquale Lampugnale, vicepresidente nazionale di Piccola Industria Confindustria, ha evidenziato come la contrazione dei prestiti alle imprese sia legata, oltre che alla politica monetaria restrittiva della BCE, alla mancanza di una strategia industriale strutturale.
L’esperienza di Industria 4.0 – ha ricordato – aveva sostenuto in modo efficace la transizione tecnologica delle PMI. Oggi, strumenti come Transizione 5.0 si sono rivelati troppo complessi e distanti dalle esigenze delle imprese più piccole. A fronte di sei miliardi di euro stanziati sono stati attivati solo 850 milioni”.
Il presidente di Confindustria Campania Emilio De Vizia ha sottolineato come i dati regionali siano fortemente influenzati dalla crisi dell’automotive, che ha inciso pesantemente su export e produzione. Tuttavia, ha riconosciuto nella Zona Economica Speciale un’occasione concreta per semplificare e accelerare gli investimenti
La presentazione del rapporto a Benevent ha quindi acceso un faro su un’area – quella interna che comprende anche l’Irpinia – troppo spesso fuori dai radar, ma che con infrastrutture adeguate e politiche mirate potrebbe diventare una leva di riequilibrio per l’intera Campania.
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