
I sussidi continuativi negli Stati Uniti raggiungono i massimi dal 2021, segnalando una crescente difficoltà di reimpiego per chi perde il lavoro. Il PIL del primo trimestre è stato rivisto al ribasso, con il contributo dei consumi ai minimi dal 2020. Dati contrastanti da CFNAI e ordini di beni durevoli.
La scorsa settimana le nuove domande sono state 236 mila, al di sotto delle attese e al minimo da metà maggio. I sussidi continuativi, invece, salgono oltre le aspettative e si attestano a 1,974 milioni di unità, il livello più alto dal novembre 2021. Si tratta di un dato significativo, che segnala un crescente difficoltà nel trovare un nuovo impiego e un irrigidimento del mercato del lavoro. Un ulteriore segnale che non contribuirà a ridurre la pressione sulla FED di J Powell.
Germania, fiducia consumatori sotto le attese a giugno.
Lettura in calo per la fiducia dei consumatori tedeschi a giugno. L’indice elaborato da GfK scende di tre decimi rispetto al mese precedente, fermandosi a -20,3 punti. È la prima flessione dopo quattro mesi e un dato inferiore alle attese del mercato. L’incertezza continua a condizionare le scelte di consumo delle famiglie tedesche: la propensione all’acquisto migliora marginalmente, mentre quella al risparmio raggiunge i massimi da aprile 2024. Le aspettative per i prossimi mesi registrano comunque un netto miglioramento, toccando i livelli più alti da febbraio 2022.
Stati Uniti, balzo degli ordini di beni durevoli a maggio.
A maggio, gli ordini di beni durevoli negli USA sono aumentati del 16,4% su base mensile, in netta controtendenza rispetto ad aprile e ben oltre le attese del mercato. A trainare il dato è stato il settore trasporti, con un incremento degli ordini di aerei e ricambi pari al 230%. Al netto della componente trasporti, la variazione mensile si riduce a +0,5%, comunque superiore alle attese e in miglioramento rispetto ad aprile. Gli ordini escludendo difesa e aerei – una proxy della propensione all’investimento delle aziende – sono cresciuti dell’1,7%, meglio delle attese e tre decimi sopra il risultato del mese precedente.
Stati Uniti, indice CFNAI di giugno.
Seconda lettura consecutiva in territorio negativo per l’indice dell’attività economica dell’area di Chicago. Il CFNAI recupera qualche decimo rispetto a maggio ma si ferma a -0,28 punti. In calo le componenti legate a occupazione e consumi, mentre migliorano quelle relative alla produzione. La media a tre mesi scivola a -0,16 punti. Il Diffusion Index, invece, scende a -0,24 punti, rimanendo comunque sopra la soglia dei -0,35 punti che separa le fasi di espansione da quelle di contrazione economica.
Stati Uniti, lettura definitiva PIL primo trimestre 2025.
Nel primo trimestre del 2025, l’economia statunitense ha registrato una contrazione dello 0,5% su base annualizzata. La lettura finale è inferiore di tre decimi rispetto alla stima precedente. Alcuni dettagli interessanti: il contributo dei consumi risulta più contenuto rispetto alle stime iniziali, con una crescita dello 0,5% contro il +1,2% precedentemente indicato – il dato più debole dal 2020. Le esportazioni sono state riviste al ribasso di due punti percentuali (+0,4% da +2,4%), mentre le importazioni risultano in forte crescita ma leggermente inferiori rispetto alle stime precedenti (+37,9% da +42,6%). Gli investimenti si confermano in solida espansione, seppure con un ritmo leggermente più moderato.
Foto di mar lidia
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