29 Giugno 2025
bilancio 2024 da record e un futuro tutto da costruire


di Franco Burdese

BRA – Il mondo della piccola impresa non può permettersi il lusso di cullarsi sugli allori. Per Omler 2000, azienda braidese attiva nell’automazione industriale e nella costruzione di martelli per fonderia con Omler, è il momento di fare bilanci. Conteggi non solo economici o statistici ma necessari per guardare al futuro con una scansione temporale che, prima delle turbolenze geopolitiche odierne,  guardava al quinquennio e ora sposta l’asticella legata a investimenti e previsioni ai prossimi sette anni.

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«Abbiamo chiuso il bilancio 2024 – afferma l’Ad di Omler Fabrizio Lerda – con un risultato storico, mai raggiunto nella nostra attività imprenditoriale. Con un fatturato di 20 milioni di euro possiamo essere molto sodisfatti e raccontare un percorso di crescita costante che dal 2017, quando le vendite erano a 9 milioni, ci ha portato all’attuale grazie a un grande lavoro di squadra dei sessanta collaboratori che fanno parte di Omler e di Omler 2000».

Le scelte passate sono state importanti ma quelle future sono un’incognita che potrebbero non dipendere solo dalle capacità degli imprenditori e dei loro collaboratori.

«È vero – prosegue Lerda – negli ultimi cinque anni grazie a una situazione socio-economica favorevole abbiamo fatto investimenti in nuovi macchinari, infrastrutture, formazione del personale. Tengo a precisare che su suggerimento dell’Amministrazione comunale di Bra abbiamo reso più sicura la viabilità con la costruzione della rotonda a Bandito con un investimento, a scomputo degli oneri urbanistici, per un valore di circa  800mila euro dando dignità anche al tratto di strada Vecchia Torino. Sono denari che la nostra impresa ha anticipato, e per noi non sono pochi, ma siamo soddisfatti del lavoro eseguito, è un bene per tutta la collettività. Stiamo attendendo dalla Provincia di Cuneo la loro quota parte che si aggira sui 150mila euro da erogare in due anni e mi auguro questi denari arrivino perché il momento congiunturale non è facile».

A proposito di investimenti, a cosa state guardando per il prossimo futuro?

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«Innanzitutto – prosegue Fabrizio Lerda – la nostra visione si concentra sulla formazione del personale. È la risorsa più importante al di là di macchinari o costruzioni. Ci dedicheremo in questo 2025 alle certificazioni Iso 9100 ed Esg. Farci trovare pronti alzando il livello di qualità della nostra attività risulterà fondamentale. Sappiamo che il 2025 sarà un anno in cui dovremo mantenere le posizioni e non si ripeterà l’expiot di bilancio dell’anno passato, ma chi fa impresa questo lo sa».

A proposito di costruzioni avevate in progetto un ampliamento; a che punto siete?

«Stiamo pianificando i ragionamenti – afferma Lerda – che prevedevano la costruzione di un nuovo capannone parallelo all’esistente. È giunto nel frattempo l’acquisto dalla ditta Tribolo dell’ex struttura di lavorazione marmi che si affaccia sulla strada di collegamento tra Bra e Sanfrè. Con questa acquisizione stiamo rivalutando i nostri piani con un progetto di ampliamento parallelo alla strada sulla struttura ex Tribolo e la realizzazione di un impianto fotovoltaico per autoconsumo nell’appezzamento di terra dove si prevedeva il primo ampliamento».

Quali le tempistiche di questo nuovo assetto logistico per Omler 2000?

«I tempi non facili – segnala Fabrizio Lerda – ci spingono alla cautela. Abbiamo traslato da 5 a 7 anni l’idea di sviluppo. Prima valuteremo la realizzazione del fotovoltaico per autoconsumo sull’appezzamento di terreno adiacente alla ditta che ha una superfice di terreno di circa 7mila metri quadrati. Il progetto è quello della realizzazione di pannelli per un Megawatt. Vedremo poi, in base anche a come si assesterà il lavoro di questi anni, come definire la nuova costruzione da posizionare nell’ex sito Tribolo».

Altro aspetto che state valutando è il passaggio generazionale con i sui figli Alessandro e Federico. Vero?

Fabrizio Lerda con i figli Alessandro e Federico.

«Certo – conclude Fbrizio Lerda – è un lavoro che va pianificato. Ricordo le mie di fatiche nell’affiancare mio padre Efisio in una attività che lui aveva, con mia madre, creato dal nulla e con tanti sacrifici. Il gruppo di lavoro che ora coordino io, con tantissimi validi dipendenti che in gran parte giungono dalla scuola salesiana di Bra, ha fatto grandi cose portando al risultato dell’ultimo bilancio. Da alcuni anni stiamo formando Alessandro e Federico alla consapevolezza che saranno loro tra una decina di anni a dovere prendere decisioni. Ogni cosa a suo tempo ma è bene preparare queste transizioni che inevitabilmente sono legate alla congiuntura del tempo che si vive. Dai miei genitori ho imparato il valore del lavoro e l’educazione verso chi collabora con noi. Molto è servita per me la formazione e l’educazione a principi e valori che ho avuto ai salesiani di Bra. Questi sono i valori che vorrei trasmettere ai mei figli per il futuro dell’Omler 2000».

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