29 Giugno 2025
«Puglia, crescita confermata nel 2024 nonostante il rallentamento»


BARI – “La Puglia non frena, ma continua a crescere”. Con queste parole il presidente della Regione Michele Emiliano ha commentato i dati economici più recenti contenuti nel Rapporto Svimez del 19 giugno e nell’analisi di Bankitalia presentata il giorno successivo, secondo cui il PIL pugliese segna un +0,6% nel 2024, in linea con le regioni del Centro-Nord e superiore al dato negativo del Nord-Est, che si attesta a -0,2%.

Una performance che, secondo il governatore pugliese, pur rappresentando un rallentamento rispetto agli anni precedenti, non segna alcuna battuta d’arresto. Dal 2022 al 2024, infatti, la Puglia ha registrato una crescita complessiva del +7%, superando la media del Centro-Nord, ferma al +5,6%.

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Secondo Emiliano, il rallentamento attuale è legato a una serie di fattori strutturali e congiunturali. Tra questi, la stagnazione del terziario, la crisi dell’automotive, la riduzione della produzione ex Ilva, un rallentamento nell’edilizia e un’incidenza ancora limitata degli investimenti del PNRR rispetto ad altre regioni. A pesare in modo particolare, però, è il ritardo nell’assegnazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) da parte del Governo centrale, che ha provocato rallentamenti su programmazione e competitività, come ha denunciato anche Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia.

Per reagire, la Regione ha messo in campo misure concrete a sostegno delle imprese. Tra queste, il programma MiniPIA ha raccolto oltre 500 domande in un anno, per 330 milioni di investimenti, spesso con quote di innovazione superiori al minimo previsto. Il bando Trasformazioni è andato esaurito con 657 domande, mentre i PIA per le PMI strutturate hanno attivato quasi 200 domande, con 1,3 miliardi di investimenti previsti, 300 milioni dei quali destinati a ricerca e sviluppo. I Contratti di Programma hanno allocato 300 milioni su 311 proprio per R&S.

A ciò si aggiungono 24 milioni per la formazione avanzata, il sostegno a startup e trasferimento tecnologico con Nidi, Tecnonidi, strumenti di equity, e la nascente piattaforma di Open Innovation, oltre al prossimo bando Pre-Seed e al bando STEP incentrato sulle tecnologie critiche europee.

Particolare attenzione è riservata al settore automotive, oggi in crisi. La Regione ha ottenuto una assistenza tecnica europea (DG Regio – S3 CoP) per definire nuove traiettorie tra automotive e aerospazio, coinvolgendo università, ITS, centri di ricerca, imprese e istituzioni. È inoltre attivo un Tavolo regionale di crisi, guidato dal SEPAC con il supporto della Fondazione IPRES.

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Il quadro occupazionale rafforza il messaggio di tenuta e ripresa. Nel primo trimestre 2025, l’occupazione in Puglia è cresciuta del +0,8%, a fronte di un +0,4% a livello nazionale e di un -0,54% nel Mezzogiorno. I settori più dinamici sono terziario avanzato (+9,5%), costruzioni (+6,5%) e commercio e turismo (+1,5%).

Sul fronte delle esportazioni, nonostante una flessione del -3% nel 2024, i comparti ad alto valore aggiunto – agroalimentare, meccanica, farmaceutica, agricoltura – restano in tenuta e confermano la vocazione produttiva della regione.

Secondo Emiliano, la sfida oggi non è solo quella della crescita, ma della trasformazione strutturale. Serve puntare sulla qualificazione degli investimenti privati in ricerca, sviluppo e innovazione, per generare uno sviluppo solido e duraturo.

Un tema centrale resta quello del capitale umano. Il presidente ha richiamato i dati contenuti nel rapporto Bankitalia, secondo cui dal 2007 a oggi il Sud ha perso 7 punti di PIL a causa dell’emigrazione di competenze. “Trattenere e attrarre talenti, creare condizioni favorevoli per i giovani e per le imprese, è una priorità assoluta”, ha affermato.

Infine, Emiliano ha ribadito l’importanza di una visione condivisa: “La Puglia ha dimostrato di saper reagire. Ora dobbiamo andare avanti uniti: istituzioni, imprese, università e cittadini. Con l’innovazione come motore, la produttività come obiettivo e le persone al centro”.





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