2 Luglio 2025
FUSIONE ARAP-CSI: DA COMMISSIONI OK PDL. FDI, “TUTELA TESSUTO PRODUTTIVO”; PD, “UN PASTICCIO” | Notizie di cronaca


L’AQUILA – È pronto per l’esame del Consiglio regionale il progetto di legge che dispone l’avvio del piano di fusione tra l’Azienda regionale delle aree produttive (Arap) ed il Consorzio per lo sviluppo industriale dell’area Pescara – Chieti (CSI).

La proposta, questo pomeriggio, ha ricevuto il parere favorevole della maggioranza, con l’astensione dei consiglieri Silvio Paolucci ed Enio Pavone, ed il parere contrario del Movimento 5 Stelle e del gruppo Abruzzo Insieme.

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Spettava alle due Commissioni consiliari “Agricoltura, Sviluppo economico e Attività produttive” e “Bilancio, Affari generali e istituzionali”, riunite oggi in seduta congiunta e straordinaria, dare l’ultimo visto per passare all’Aula l’esame del provvedimento.

I sedici articoli della proposta normativa sono stati emendati e aggiornati. Al tavolo dei Commissari è intervenuto l’assessore alle attività produttive, Tiziana Magnacca, direttamente coinvolta nella fase attuativa della norma.

In una nota il presidente della commissione regionale sulle Attività Produttive, Nicola Campitelli, a margine della votazione che ha licenziato la norma in commissione, commenta: “Questo pomeriggio, nel corso dei lavori di commissione, abbiamo concluso un lungo iter di analisi su un progetto di legge nevralgico per le aree industriali della nostra regione. La riforma, che sarà esaminata nel prossimo Consiglio regionale, si fonda su un principio: agevolare le imprese produttive e, conseguentemente, il tessuto occupazionale. Questo obiettivo potrà realizzarsi solo attraverso un ente unico di gestione, senza necessariamente mettere in liquidazione l’ARAP che, al contrario, va potenziata puntando su nuovi investimenti. Un esempio è il settore energetico, con Arap Energia, che a breve metterà a reddito circa 100 megawatt grazie alla produzione di energia rinnovabile, generando un investimento stimabile in circa 20 milioni di euro di nuove entrate. Il testo raccoglie spunti di riflessione provenienti da tutti i consiglieri regionali e dagli auditi, e potrà eventualmente essere integrato durante i lavori d’aula”.

“Rispondendo anche alle critiche sollevate in questi mesi, vorrei sottolineare come le modifiche apportate in commissione – da alcuni definite ‘speculari’ – alla riforma di iniziativa dell’assessore Magnacca non rappresentino una diretta sfiducia, ma testimonino piuttosto il forte coinvolgimento e l’onestà intellettuale dei legislatori, inclusi i rappresentanti della Giunta”, conclude Campitelli.

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Per il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci: “Diventa un pasticcio sempre più grosso la fusione fra Arap e Consorzio industriale: dopo il dietrofront sull’ARUAP, in Commissione approda un testo completamente riscritto, resta l’Arap ma soprattutto vengono raccolte e modificate una serie di criticità come quella inziale che con la vecchia preposta della good company e la bad company che avrebbe rappresentato una bancarotta fraudolenta legalizzata, un vero e proprio ‘aziendicidio’, per questo ci siamo astenuti dal voto oggi in Commissione: modifiche radicali e bocciatura dell’assessore Magnacca. Nel frattempo la foga di interessarsi più del Cda che di un progetto ha generato più incarichi che opere e a furia di commissari e sub commissari, ha ingessato l’Arap per un anno, senza produrre alcuna soluzione utile, perfino declassandola a un’associazione priva di risorse per le manutenzioni, dedita più agli eventi enogastronomici pagati con fondi regionali che a progetti per lo sviluppo. L’augurio è che finalmente le risorse FSC dopo tanto immobilismo del Governo regionale possano essere rapidamente utilizzate”.

“Per mesi si è parlato di fusione, restando fermi sul resto e allontanando investimenti utili all’ammodernamento delle infrastrutture, nonché cancellando le opere pubbliche del Masterplan e aggravandone la situazione finanziaria. Oltre ai limiti normativi che rendono la fusione tra enti pubblici difficilmente attuabile, emergono gravi criticità finanziarie – spiega Paolucci –. Il Consorzio Chieti- Pescara è commissariato da tempo, fortemente indebitato e con una struttura ormai ridotta all’osso e servizi minimi insostenibili, a questo si sommano le situazioni critiche dell’Arap stessa, peggiorate in ragione dei goffi indirizzi della Giunta Regionale. Proprio sulla sostenibilità della nuova azienda e sulle competenze più estese previste, chiediamo di conoscere il Piano Industriale su cui l’Assessora sembrava disinformata nel merito. Anche perché è una strategia essenziale affinché possa, in futuro, rappresentare un Ente davvero in grado di dare servizi per lo sviluppo e le imprese. A tutto ciò si somma una forte spaccatura politica. Questo scenario rischia di essere più distruttivo che riformatore, con il concreto pericolo di lasciare un vuoto nella governance delle aree industriali e mettere a rischio gli enti, le opere in corso e investimenti pubblici attesi da anni”.

Richiesta la proroga del Piano faunistico venatorio

I lavori sono poi proseguiti in terza commissione per il provvedimento amministrativo, di iniziativa della Giunta regionale, che intende prorogare di due anni la validità del Piano Faunistico Venatorio Regionale, in scadenza il 29 settembre 2025.

L’atto ha ottenuto il parere favorevole della maggioranza, quello contrario del Movimento 5 Stelle e l’astensione del resto dell’opposizione. Il documento sarà inserito all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare

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